Il 2023, anno in cui il network PrivatAssistenza compie 30 anni, rappresenta una tappa fondamentale anche per il Centro PrivatAssistenza di Desenzano del Garda che celebra 10 anni di attività. Un decennio durante il quale ha proposto ad anziani, malati, disabili e alle loro famiglie un’assistenza domiciliare e ospedaliera efficiente e completa. Grazie a uno staff costituito da operatori qualificati ed esperti, il Centro PrivatAssistenza di Desenzano del Garda eroga servizi socio-sanitari, infermieristici e di fisioterapia, a cui si aggiungono l'assistenza ospedaliera diurna e notturna, il servizio di sostituzione e integrazione badante e il trasporto sanitario assistito.
Il giro di boa dei 10 anni è un evento importante, un momento in cui si tirano le somme di un’attività che è passata anche attraverso la difficile esperienza della pandemia e che riparte proprio da qui, raccogliendo nuove sfide, per un sempre migliore servizio sul territorio, dove l’aspetto professionale non si separa mai da quello umano.
Ne parliamo in questa intervista con il responsabile del Centro, Marco Di Carlo.
Marco, perché avete scelto PrivatAssistenza per erogare i vostri servizi?
Quando – ormai più di 10 anni fa – abbiamo scelto come partner PrivatAssistenza per i nostri servizi dedicati ad anziani, malati e disabili, lo abbiamo fatto perché era la migliore risposta a un’esigenza avvertita da tempo nella nostra zona: a fronte di una forte richiesta di servizi domiciliari e ospedalieri integrati, anche di supporto ai servizi sanitari pubblici, non esisteva infatti una realtà come quella che noi offriamo oggi. PrivatAssistenza era ed è tuttora il più importante gruppo di assistenza domiciliare sul territorio e sapevamo che, scegliendo questa realtà, saremmo diventati un punto di riferimento non solo per la qualità e la professionalità del servizio, ma anche per l’attenzione che viene riservata all’aspetto umano dell’assistenza.
Sono cambiate, nel corso degli anni, le richieste della clientela?
Con l’esperienza accumulata in questi anni, possiamo dire che le richieste da parte dei pazienti e dei loro familiari si confermano essere legate al benessere di base e alla qualità della vita, aspetti senza i quali non si può pensare alla sicurezza e alla serenità di una persona. Nella nostra attività, tuttavia, non ci siamo mai limitati ad assicurare ai clienti meri servizi di assistenza, ma un aspetto imprescindibile nel nostro lavoro è l’attenzione all’aspetto umano: l’ascolto, la capacità di cogliere un disagio o una richiesta non espressa sono tutti elementi che danno valore aggiunto alla qualità già elevata della nostra assistenza. La vicinanza e l’empatia degli operatori, infatti, sono fattori indispensabili.
A chi si affida a noi con fiducia, inoltre, riserviamo piccoli benefit, ad esempio una visita a domicilio gratuita da parte di un nostro operatore o altre piccole, ma importanti attenzioni di questo genere. Il nostro è un lavoro fatto con il cuore ed è questo a fare la differenza.
Ci capita spesso anche di fornire suggerimenti ai caregiver familiari che si occupano della persona e di ascoltare i loro momenti di difficoltà: si crea un rapporto davvero unico con la famiglia nel seguire il percorso dei nostri assistiti.
Quali sono state le principali sfide che avete affrontato in questi 10 anni?
Inizialmente non è stato semplice far conoscere la nostra realtà assistenziale. Nonostante si avvertisse, come detto, l’esigenza di servizi territoriali nella zona, 10 anni fa la società non era culturalmente pronta all’idea di un’assistenza privata sul territorio. Tuttavia, con impegno, professionalità, sensibilità ci siamo fatti conoscere e abbiamo conquistato la fiducia di tante famiglie che oggi sono molto più che semplici clienti.
Abbiamo tratto preziosi insegnamenti e stimoli per migliorare anche da periodi difficili, come quello della pandemia di Covid-19. La necessità di isolamento, legato alle misure di sicurezza, ha richiesto una revisione dei protocolli di assistenza, dei contatti tra i pazienti, i familiari e il personale. Grazie al sostegno di PrivatAssistenza, siamo usciti da quel periodo più forti, con nuove competenze, pronti ad affrontare le sfide future e a cogliere le richieste degli assistiti.
Ogni punto di arrivo, per noi, rappresenta lo slancio per raccogliere altre sfide e lanciare nuovi servizi. Per esempio, tra le attività di cui disponiamo oggi c’è la possibilità di usufruire di una visita a domicilio da parte di uno specialista in cardiologia, con elettrocardiogramma ed ecocardiogramma con ecocolordoppler, ma anche da parte di uno specialista in malattie dell’apparato respiratorio, allergologia e immunologia clinica. C’è poi l’opportunità di richiedere una visita geriatrica, una visita neurologica per le forme di demenza e i problemi del sonno, e molto altro ancora.
Queste innovazioni sono state rese necessarie dalla pandemia di Covid-19, quando era complesso recarsi in ospedale per le visite di controllo a causa delle restrizioni. Il rischio era che molti anziani o malati trascurassero la propria salute, a scapito del benessere o causando il peggioramento di patologie di cui già soffrivano. Abbiamo avuto un ottimo riscontro, anche perché abbiamo contribuito ad alleggerire gli accessi a ospedali e pronto soccorso in un periodo critico. Da questa iniziativa siamo partiti per creare una rete con ambulatori e farmacie per un servizio a 360 gradi a vantaggio delle persone, senza sostituire la sanità pubblica ma affiancandola e integrandola.
Per quanto riguarda il futuro, siamo pronti a cogliere nuove esigenze e a reinterpretarle sulla base della nostra esperienza, per essere sempre al passo con i tempi.
Avete altri progetti in cantiere per i prossimi anni?
Quelli appena visti sono solo degli esempi delle nostre più recenti innovazioni, ma non abbiamo certo intenzione di fermarci qui. PrivatAssistenza è leader nel campo dell’assistenza domiciliare e per noi la casa madre è sempre fonte di nuove ispirazioni e di enorme soddisfazione professionale. Ampliare la nostra offerta è uno dei prossimi obiettivi per essere ancora più presenti e coordinati sul territorio.
Al momento disponiamo di trenta operatori per l’assistenza domiciliare e in ospedale, e per il servizio badanti. Un’ulteriore crescita porterà a una maggiore specializzazione e disponibilità e, di conseguenza, a un servizio che risponde in modo più puntuale ed efficace alle richieste sul territorio.
Come abbiamo visto in questa intervista a Marco Di Carlo, investire nell’assistenza a domicilio permette di inserirsi in un mercato in continua espansione. Scegliere come partner un network solido e conosciuto garantisce soddisfazioni, opportunità di crescita e di sviluppo. Se sei interessato a questa possibilità, contattaci per aprire un centro con PrivatAssistenza.