Sempre più numerosi e con una capacità di spesa molto elevata, di gran lunga superiore a quella dei giovani: è la fotografia degli anziani in Italia e nel mondo. Per questo motivo la Silver Economy, ovvero l'economia che ruota intorno alla terza età, è in fortissima espansione.
In questo articolo approfondiremo cos'è la Silver Economy, perché rappresenta un motore per l'economia mondiale e quali sono i settori in cui gli anziani spendono di più. Approfondiremo, poi, le opportunità di investimento che questo mercato offre a un imprenditore, concentrandoci sulle potenzialità dell'assistenza domiciliare e della telemedicina, due ambiti in cui la domanda di servizi da parte degli anziani e delle loro famiglie è altissima e promette di crescere sempre di più, di pari passo con l'età media della popolazione.
Cosa significa “Silver Economy”
L'espressione “Silver Economy”, che letteralmente vuol dire “economia d'argento”, identifica l'economia fondata sui consumi della popolazione anziana, ovvero basata su tutte quelle attività legate, più o meno direttamente, al mondo della terza età.
All'interno della Silver Economy rientrano, quindi, una serie di ambiti in cui si esprime il potere di acquisto dei consumatori senior, ovvero:
- l'abitazione;
- l'alimentazione;
- i trasporti;
- la salute, i servizi sanitari e l'assistenza;
- le assicurazioni;
- la tecnologia;
- le comunicazioni;
- lo sport;
- il tempo libero e i viaggi.
Non si tratta dunque di un semplice mercato ma di una vera e propria economia, trasversale a più mercati e in costante espansione.
La Silver Economy come motore dell'economia mondiale
La popolazione mondiale è sempre più anziana e, nei prossimi anni, lo sarà ancora di più: si prevede che entro il 2050 il numero di persone con più di 60 anni raddoppierà rispetto al 2020, passando da circa 1 miliardo a oltre 2 miliardi, e che nel 2100 arriverà a sforare il tetto dei 3 miliardi.
In Italia gli over 65 costituiscono il 23,5% del totale dei cittadini, pari a circa 14 milioni, che diventeranno oltre 16 milioni nel 2030.
È quanto emerge dallo studio “Silver Economy e invecchiamento demografico in Italia. Criticità e opportunità di business” realizzato dalla Rome Business School, che ha analizzato il peso dei consumi dei Silver (intesi come consumatori over 50) sul mercato mondiale, tracciando anche una previsione per i prossimi decenni.
La conseguenza di questo andamento demografico, osserva il rapporto, è una Silver Economy estremamente fiorente, che costituisce – e in futuro costituirà sempre di più – una risorsa centrale per l'economia globale, anche perché i consumatori Silver, oltre a essere numericamente tanti e in continua crescita, sono anche quelli con le maggiori capacità di investimento.
Quanto vale la spesa dei Silver, in Italia e nel mondo
L'indagine ha messo in evidenza che gli adulti di età superiore ai 50 anni contribuiscono al PIL mondiale per 45 miliardi di dollari e che, entro il 2050, questa cifra raggiungerà i 96 miliardi di dollari. Un esempio per tutti: con la loro capacità di spesa in beni e servizi, nel 2020 gli over 50 hanno sostenuto un terzo dei posti di lavoro del mondo (poco più di un miliardo), generando un reddito professionale pari a 23 miliardi di dollari.
Secondo il recente rapporto “The Silver Economy” della Commissione Europea, solo nel 2015 i consumatori Silver (over 50) in Europa hanno speso circa 3,7 mila miliardi di euro in beni e servizi, contribuendo per 4,2 mila miliardi di euro al PIL e sostenendo 78 milioni di posti di lavoro in tutta l’Unione.
L'Italia – sottolinea la ricerca della Rome Business School – non fa eccezione, anzi: basti pensare che nel nostro Paese la spesa dei Silver è la più alta al mondo con un impatto diretto sull’economia pari a 43 miliardi di euro. Anche dal 1º rapporto Censis “La Silver Economy e le sue conseguenze” risulta che, se i consumi degli italiani soffrono, non si può dire lo stesso di quelli degli anziani, che negli ultimi 25 anni hanno subito un'impennata pari al 23,3%, a fronte di un calo del 14% delle spese familiari medie e addirittura del 34% di quelle dei millennial. Merito di una ricchezza patrimoniale e reddituale che mette i consumatori Silver nella condizione di far girare l'economia molto più delle altre fasce di popolazione.
I settori in cui i Silver italiani spendono di più
Quali sono i settori in cui i senior italiani investono di più? Dallo studio della Rome Business School è emerso che al primo posto per le coppie over 65 c'è l'abitazione, a cui viene destinato il 48,7% della spesa media mensile. Seguono il consumo alimentare e i trasporti. Al quarto posto figurano, invece, i servizi sanitari, che rappresentano il 6-7% della spesa mensile, numeri che valgono all'Italia un buon posizionamento in settori chiave della Silver Economy come la prevenzione, la salute e l’assistenza domiciliare avanzata. Un trend, quest'ultimo, che appare in crescita, sia perché gli sviluppi tecnologici hanno reso e renderanno sempre più disponibili soluzioni innovative per l'assistenza sanitaria, sia perché l'invecchiamento demografico non potrà che andare di pari passo con l'aumento dei bisogni di supporto di una popolazione sempre più anziana e, spesso, fragile e sola.
La Silver Economy per far fronte alla crescente domanda di assistenza della popolazione anziana
In due recenti indagini, l'Istat ha fotografato un'Italia caratterizzata da una domanda di assistenza elevatissima, che si annuncia sempre più forte in futuro. Dal report “Previsioni della popolazione residente e delle famiglie”, pubblicato a settembre 2022, risulta che già nel 2021 gli over 65 rappresentavano la metà delle persone che vivevano da sole: una percentuale che nel 2041 salirà al 60%, per un totale, in termini assoluti, di oltre 6 milioni di anziani over 65.
A questi dati si aggiungono quelli tratti dall'indagine di salute europea EHIS (European Health Interview Survey) 2019 e confluiti nel report Istat “Gli anziani e la loro domanda sociale e sanitaria”, che ha messo in evidenza che una fetta significativa (quasi 3 milioni) di over 75 ha una salute fortemente compromessa da numerose patologie, gravi difficoltà motorie e una ridotta autonomia nelle attività quotidiane. Quasi la metà di questi non può contare su un aiuto adeguato alle proprie necessità, spesso perché vive da sola oppure con altri familiari anziani, senza supporto o con un supporto insufficiente. Anche dal rapporto Censis sulle conseguenze della Silver Economy emerge che in Italia il 20% degli anziani non è autosufficiente: una percentuale che sale al 40% tra gli over 80.
In questo quadro, quello dell'assistenza domiciliare costituisce un settore della Silver Economy sul quale puntare per il proprio business, in risposta al bisogno di assistenza di una popolazione sempre più anziana e con una consistente disponibilità a investire in servizi sanitari.
Le opportunità di investimento offerte dall'assistenza domiciliare agli anziani
In questi anni, sempre secondo il rapporto Censis, i fabbisogni assistenziali degli anziani non autosufficienti sono stati coperti soprattutto dai familiari, che hanno svolto in prima persona il ruolo di caregiver o che hanno usufruito dell'assistenza privata, impiegando circa un milione di badanti per una spesa annua stimata in 9 miliardi di euro.
In un contesto in cui il 56% degli italiani si dichiara insoddisfatto dei servizi socio-sanitari per non autosufficienti offerti sul territorio, l'assistenza domiciliare privata rappresenta un ambito in cui investire per soddisfare in misura adeguata le necessità di cura e assistenza delle famiglie, colmando le carenze che, pur con gli investimenti fatti, caratterizzano ancora il sistema pubblico. Vanno in questa direzione i servizi di assistenza agli anziani assicurati da badanti e OSS (Operatori Socio-Sanitari), le prestazioni infermieristiche e le cure specialistiche domiciliari, l'assistenza ospedaliera.
Nuove tecnologie al servizio della salute e dell'assistenza: un settore in espansione tra i Silver
Tra i servizi di assistenza domiciliare agli anziani, un settore della Silver Economy dalle enormi potenzialità di investimento è rappresentato dalla cosiddetta “e-health”, ovvero dalle nuove tecnologie applicate alla salute.
Come evidenziato dal rapporto della Rome Business School, tra gli anziani si osserva un sostanziale incremento nell’adozione di Internet e nell’utilizzo di dispositivi come smartphone e tablet, unito al bisogno sempre più sentito di un monitoraggio più efficiente della salute. Condizioni che creano il presupposto per un'ulteriore crescita della telemedicina, ovvero quell'insieme di tecniche mediche e informatiche che permette di fornire servizi di assistenza sanitaria a distanza sfruttando le nuove tecnologie. Questo approccio, dopo la fortissima diffusione avuta durante la pandemia di Covid-19, costituisce un’opportunità molto apprezzata per prendersi cura della propria salute. Senza muoversi da casa, rende infatti possibile effettuare visite mediche, tenere sotto controllo i propri parametri clinici e l'andamento delle terapie, sottoporsi a esami diagnostici e ricevere il referto su pc o smartphone. Tra le applicazioni più interessanti c'è la telecardiologia, che permette di usufruire di prestazioni cardiologiche da remoto, per esempio eseguendo a domicilio esami diagnostici e di monitoraggio come l'elettrocardiogramma (ECG) e l'holter cardiaco e pressorio.
Una soluzione di assistenza sanitaria particolarmente vantaggiosa per le persone anziane che vivono da sole e che, per problemi di salute e limitata autonomia, hanno difficoltà a recarsi in ospedali, ambulatori e centri medici per sottoporsi a controlli.
Per chi desidera cogliere le opportunità offerte dalla Silver Economy, anche quello della telemedicina rappresenta un mercato dalle grandi potenzialità.
Investire nella Silver Economy con PrivatAssistenza
Come abbiamo visto, la Silver Economy rappresenta un'economia in crescita, con ripercussioni positive in moltissimi settori come quello della salute e, in particolare, dell'assistenza domiciliare, in cui la domanda di servizi è sempre più forte. Per un imprenditore che sta pensando di investire in questo ambito, un partner solido e affidabile a cui affidarsi per il proprio business è PrivatAssistenza, prima rete nazionale di assistenza domiciliare ad anziani, malati e disabili con oltre 200 sedi su tutto il territorio.
Aprire un centro PrivatAssistenza permette di inserirsi in un segmento in cui sia la richiesta di soluzioni adeguate ai propri bisogni che la disponibilità di spesa delle famiglie sono molto elevate, offrendo servizi socio-assistenziali e sanitari domiciliari personalizzati e sempre all'avanguardia, anche grazie all'impegno nella telemedicina che PrivatAssistenza ha messo in campo negli ultimi anni. Tutto questo con la sicurezza di avere al proprio fianco una realtà seria in grado di affiancare gli imprenditori con competenza e strumenti operativi efficaci, sviluppati in trent'anni di attività.
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