Tra il 5 e il 10% degli anziani che vivono da soli si registrano casi di malnutrizione. Una percentuale che sale ad oltre il 30% per coloro che sono ospitati in strutture geriatriche. Il dato è allarmante e abbastanza preoccupante anche perché nella stragrande maggioranza dei casi né l’anziano né i suoi famigliari sono consapevoli di questo stato. Gli esperti ci tengono a sottolineare che il problema non è da sottovalutare visto che porta con sé una serie di rischi anche gravi per la salute.
Invecchiando, si sa, iniziano ad insorgere situazioni spesso molto fastidiose: difficoltà di salivazione, cattiva dentizione, bronchiti croniche e basso livello mentale, tutti fattori che incidono di riflesso sull’alimentazione. La malnutrizione è quindi un male molto diffuso in vecchiaia e, soprattutto durante il periodo estivo, la situazione tende ad aggravarsi ulteriormente, dal momento che negli individui più anziani il centro termo-regolatore non funziona più alla perfezione: il corpo fatica ad abituarsi agli sbalzi di temperatura facendo diminuire il senso di fame e di sete. Mangiando di meno si avrà un minor apporto calorico e di conseguenza il corpo si indebolirà innescando un terribile circolo vizioso che porterà ad una riduzione dell’energia fisica e mentale.
È importantissimo, quindi, preferire delle diete ricche di nutrienti e calorie ma anche di fibre, vitamine e proteine, magari avvalendosi – sempre previo consulto medico – di integratori. Di fondamentale importanza è anche mantenere il corpo perfettamente idratato bevendo circa un paio di litri di acqua al giorno, anche se non si ha la sensazione di sete. Per coloro che dovessero soffrire di disfagia, un disturbo della deglutizione, si consiglia l’utilizzo di addensanti, polveri inodori e incolori che modificano la consistenza dei liquidi.
Il maggior impedimento che porta gli anziani a mangiare meno è sicuramente legato alle difficoltà di masticazione. Questa inabilità si acquisisce nel corso degli anni incidendo negativamente sulla qualità della vita dell’anziano, sul suo benessere sociale/psicologico e anche su quello fisico. Una cattiva masticazione è anche la ragione che spinge molti anziani ad assumere poca frutta e verdura: solo il 37% introduce dalle 3 alle 4 porzioni giornaliere, mentre sono il 55% coloro che ne mangiano 1, al massimo 2.
Il quadro appena descritto, composto dalla triade cattiva alimentazione/malnutrizione/apporto nutrizionale insufficiente, potrebbe portare a conseguenze quali perdita di peso, diminuzione della massa muscolare e riduzione della risposta immunitaria. Per evitare ciò è bene adattare la propria alimentazione a quelle che sono le esigenze nutrizionali dell’età adulta, magari avvalendosi dell’aiuto di personale medico specializzato. Per quegli anziani con ridotte capacità motorie, o con problematiche di altra natura, potrebbe essere di fondamentale importanza la presenza di una figura che li segua anche durante il pasto, ecco allora che i servizi di assistenza domiciliare per anziani, malati e disabili di Privatassistenza posso essere di grande aiuto. Operatori qualificati assisteranno i vostri cari direttamente nella loro casa prendendosene cura anche durante i pasti. Se volete saperne di più contattate il centro Privatassistenza più vicino alla vostra città.