Sempre più anziani incontrano
difficoltà nell’accedere alle visite mediche. È quanto si evince da
un articolo de Il Sole 24 Ore, che mostra come, tra il 2021 e il 2022, 3 persone anziane su 10 non abbiano avuto facile accesso ai servizi socio-sanitari e 1 su 5 non sia riuscito ad andare dal medico di famiglia.
Il periodo preso in esame indica sicuramente una correlazione con il Covid-19, che per esempio ha determinato la chiusura di diversi centri medici o ha influenzato la scelta di non frequentare determinati luoghi per paura di infettarsi. Ma dall’indagine
Passi d’Argento del 2023 sono
molte e variegate le altre
motivazioni: dalle
liste d’attesa particolarmente lunghe alla
difficoltà di accesso alle strutture, fino alla
mancanza di supporto dei parenti perché troppo lontani e ai costi troppo elevati di alcune prestazioni sanitarie.
Una possibile soluzione
Difficoltà, queste, che permangono anche dopo la pandemia e che si fanno sempre più pressanti a causa dell’aumento di anziani non autosufficienti o con malattie croniche. A costituire una possibile soluzione, però, c’è la
telemedicina. La
digitalizzazione dei servizi sanitari rappresenta infatti un’opportunità importante per gli anziani, che grazie all’accesso telematico alle cure, il monitoraggio da remoto e le applicazioni sanitarie incontrano meno ostacoli e migliorano la qualità di vita.
Progressi che, senza dubbio, hanno rivoluzionato il modo in cui le persone accedono e gestiscono le cure, oltre a influenzare radicalmente molti aspetti del sistema sanitario, in particolare le
visite mediche, la
gestione delle malattie croniche e le
campagne di prevenzione. Tuttavia, questa transizione ha sollevato una sfida significativa per la popolazione anziana, che spesso fatica ad adattarsi a queste nuove tecnologie.
La sfida dell'adozione di strumenti digitali tra gli anziani
Per molti anziani, l'uso di strumenti digitali rappresenta una sfida considerevole. Molti di loro non hanno familiarità con i dispositivi tecnologici come smartphone o computer, e questo si traduce in
una barriera nell’accesso ai servizi sanitari online. La mancanza di competenze digitali o di accesso a dispositivi adeguati è uno dei principali ostacoli. In Italia, per esempio, una percentuale significativa di anziani non utilizza internet regolarmente o non possiede uno smartphone. Questa situazione crea un
divario digitale tra chi può accedere facilmente alle cure attraverso la tecnologia e chi invece è escluso.
La telemedicina: una soluzione efficace
La
telemedicina rappresenta senza dubbio una delle
innovazioni più promettenti per
migliorare l’accesso alle cure, soprattutto in contesti emergenziali come quello della pandemia. Attraverso videochiamate o piattaforme di monitoraggio remoto, i pazienti possono consultare i medici o tenere sotto controllo condizioni croniche da casa. Tuttavia, questa soluzione non è priva di limiti.
Mentre i più giovani e chi è tecnologicamente abile hanno tratto enormi benefici dalla telemedicina, gli anziani, che spesso necessitano di cure frequenti, si sono trovati in difficoltà.
Il problema non è solo legato alla mancanza di competenze tecnologiche, ma anche alla disponibilità di strumenti adeguati. Un'ampia fascia di anziani non possiede un computer o uno smartphone, o vive in aree con una connessione internet limitata o assente. In questo contesto, la telemedicina, piuttosto che un’opportunità, rischia di ampliare le disuguaglianze nell’accesso alle cure.
Un approccio personalizzato: educazione e assistenza digitale
Per superare questa disparità digitale, è necessario adottare un
approccio personalizzato che consideri le
esigenze specifiche della popolazione anziana. Offrire formazione digitale mirata potrebbe rappresentare un primo passo per aumentare l’inclusione.
Programmi educativi che insegnino agli anziani l'uso di strumenti digitali in modo semplice e intuitivo potrebbero essere la chiave per ridurre il divario.
Inoltre, è essenziale fornire
assistenza continua. Non basta insegnare una volta come utilizzare una piattaforma digitale; è necessario offrire un supporto costante che aiuti gli anziani a gestire eventuali problemi tecnici che potrebbero incontrare. Questa assistenza potrebbe essere fornita da parte di personale sanitario o attraverso collaborazioni con enti locali e associazioni che operano nel campo dell’inclusione digitale.
La telemedicina di PtrivatAssistenza
Sono molte le realtà del mondo della sanità, sia pubblica che privata, che hanno deciso di investire nella telemedicina per arricchire la loro offerta. Tra queste c'è
PrivatAssistenza, la
prima rete nazionale di assistenza domiciliare ad anziani, malati e disabili.
Già tanti centri PrivatAssistenza mettono a disposizione
una serie di servizi di telemedicina, come la teleassistenza, il telesoccorso e la
telecardiologia. L'obiettivo è quello di soddisfare la domanda crescente da parte dei pazienti, in particolare quelli più fragili e vulnerabili come i malati cronici.
I
servizi di telemedicina proposti da PrivatAssistenza garantiscono un'adeguata
assistenza sanitaria anche a distanza, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie che permettono di effettuare diagnosi, controlli di routine e verifiche delle terapie anche non in presenza. Grazie ai servizi di telemedicina, inoltre, i centri PrivatAssistenza possono effettuare
elettrocardiogrammi a domicilio e seguire il follow-up dei pazienti tramite la
telecardiologia, per tenerne costantemente monitorato lo stato di salute.
Contatta il centro PrivatAssistenza più vicino a te per usufruire dei controlli a domicilio come l’elettrocardiogramma e la diagnostica domiciliare.