Il lockdown dello scorso anno è stato un periodo difficile per tutti e ha avuto gravi ripercussioni in particolare sulla già delicata salute fisica e mentale degli anziani.I dati raccolti hanno dimostrato che, nonostante il 77% del campione ricevesse visite di altri familiari e il 23% avesse la possibilità di uscire all’aperto, il periodo di isolamento ha comportato un generale peggioramento dei sintomi già persistenti, ma anche la comparsa di nuovi disturbi.In particolare, alla fine del lockdown, si è registrato un aumento di apatia e indifferenza per il 51%del campione, irritabilità per il 43%,agitazione e aggressività per il 38% e depressione per il 32%. Molto comuni sono stati anche ansia, disturbi del sonno, allucinazioni e delusione.
Anche per i caregiver, solitamente familiari, non è stato un momento facile e ne hanno notevolmente risentito. In molti si sono rivolti al medico per chiedere consigli su come gestire i disturbi psico-comportamentali dei loro cari e, a risposta di ciò, per molti pazienti è stato aumentato il dosaggio di medicine e terapie.
I consigli degli esperti
Il lockdown totale si è ormai concluso da mesi, ma le condizioni attuali invitano comunque deboli e anziani a restare il più possibile isolati per salvaguardare la propria salute fisica, a discapito di quella psicologica.Per far fronte a questo stato di malessere generale ci sono venuti in soccorso gli esperti, fornendoci un elenco di consigli per ridurre i rischi e favorire la serenità di tutti anche in questo periodo così complicato. Vediamoli insieme:
1. È fondamentale fare attenzione a limitare il più possibile il pericolo di contagio, mantenendo la casa dell’anziano un luogo sicuro. A questo scopo, ogni volta che rientrate si consiglia di lasciar fuori le scarpe, cambiarsi gli abiti, lavarsi accuratamente le mani e sanificare cellulari e borse.
2. Se non c’è la possibilità di uscire in sicurezza, organizza per i tuoi anziani momenti di esercizio fisico indoor e attività stimolanti come la lettura, i giochi di carte o i lavoretti manuali.
3. Tenete costantemente monitorati valori quali la pressione, la frequenza cardiaca, la glicemia e la temperatura, per rilevare possibili malesseri il prima possibile.
4. Sottoponi l’anziano a periodiche valutazioni delle sue funzionalità cognitive, magari facendoti consigliare test online dal medico curante.
5. Registra i possibili episodi di comportamenti difficili e discutine appena possibile con gli operatori sanitari, così da ricevere consigli personalizzati per poterli affrontare al meglio.
Per quanto riguarda il benessere dell’assistente, si consiglia invece di organizzare periodici incontri virtuali con altri caregiver, con gruppi o con terapisti. Inoltre, è importante assicurarsi di avere sempre a disposizione un contatto competente facilmente raggiungibile, come un infermiere o un medico, da poter consultare in caso di problemi psico-comportamentali.