Come non fare sentire gli anziani soli d’estate e accudirli con affetto

13 luglio 2022 Salute e prevenzione
anziani soli d’estate

L’estate è il momento dei viaggi, del relax e del divertimento per chi sta bene e non ha particolari problemi di salute e di mobilità. Gli anziani soli, d’estate, possono invece trovarsi ad affrontare il periodo più delicato dell’anno. Questo capita, per esempio, se parenti e amici si recano in luoghi di vacanza e non si ha la possibilità (o il desiderio) di raggiungerli: così ci si ritrova in città da soli, senza nessuno su cui contare per la spesa o per fare due chiacchiere. Alcuni negozi possono essere chiusi, soprattutto nei periodi centrali di agosto, il medico potrebbe non essere disponibile come in altri momenti dell’anno, mentre le giornate afose e le notti caldissime talvolta impediscono il buon riposo. 

Per gli anziani soli, d’estate tutto questo non comporta solo difficoltà pratiche: la solitudine, infatti, può agevolare i problemi di salute connessi alle alte temperature o peggiorare quelli già esistenti. Quest’ultima, inoltre, può favorire  la depressione, incidendo sul benessere psicologico della persona. Vediamo allora quali possono essere i disagi che gli anziani soli incontrano nei mesi estivi e come alleviarli assicurando loro benessere, serenità e sicurezza. 

Estate, il periodo più a rischio di solitudine per gli anziani

Nella stagione calda gli anziani si sentono più soli perché tendono a venire a mancare la rete sociale di sostegno e la routine che li rassicura in altri momenti dell’anno. I familiari e i conoscenti spesso partono e non sempre hanno la possibilità di portare l’anziano con sé in vacanza. A volte è proprio il nostro caro a non desiderare allontanarsi da casa: anche se è in buone condizioni fisiche, infatti, dopo una certa età lasciare il proprio ambiente può causare disagio

La persona potrebbe quindi preferire restare in città, nella sicurezza della propria abitazione, ma anche in questo caso i ritmi quotidiani sono diversi rispetto ad altri periodi: l’amica o l’amico con cui si passeggiava nel pomeriggio sono partiti, il medico può essere in vacanza e con il sostituto si ha poca confidenza, la messa pomeridiana talvolta viene sospesa per il caldo, privando di un’occasione di incontro, la caffetteria di fiducia è chiusa… Vengono quindi meno molti punti di riferimento quotidiani e questo provoca disorientamento.  

I disagi psicologici connessi alla solitudine estiva

Dopo i primi giorni tende a subentrare la noia, che fa avvertire più intensamente il peso della solitudine: spesso le giornate si riducono a una solitaria uscita per la spesa quotidiana e a tanta, troppa televisione. La sola compagnia di se stessi, la mancanza di moto e di stimoli cognitivi hanno un effetto dannoso sulla serenità e sul tono dell’umore e possono favorire stati emotivi negativi: l’anziano inizia a preoccuparsi di sentirsi poco bene, soprattutto durante le ore notturne, e di non sapere chi contattare

La prospettiva di non avere nessuno accanto a sé, in un susseguirsi di giorni caldi e tutti uguali, può generare forti stati ansiosi

La solitudine può incidere anche sulla cura di sé e sui ritmi quotidiani: l’anziano inizia ad alimentarsi in modo disordinato e poco equilibrato, a volte anche per la difficoltà nel  procurarsi prodotti freschi. Con il caldo, infatti, si tende a limitare le uscite e non si riesce a fare la spesa tutti i giorni. Nutrirsi in modo adeguato in estate è invece fondamentale per il benessere, perché previene disidratazione e cali di pressione. 

Inoltre, l’anziano potrebbe trascurare la propria igiene nella certezza di non dover incontrare nessuno. Svogliatezza e apatia possono, a loro volta, aprire la strada a forme depressive, inizialmente sottovalutate e scambiate per normali tappe dell’invecchiamento.

Anziani soli in estate: le conseguenze della solitudine

Oltre al calo dell’umore, la solitudine può causare altri problemi, legati strettamente alla salute fisica. Gli anziani soli, infatti, tendono a essere soggetti a rischio da questo punto di vista, perché potrebbero non riuscire ad assicurare a se stessi tutto il necessario per il proprio benessere. Per esempio, uscendo meno per il timore del caldo potrebbero restare senza adeguate scorte di acqua, e quindi bere di meno. Dovendo recarsi in farmacia da soli, inoltre, rischiano di restare a lungo sotto il sole, in attesa del proprio turno, soffrendo il caldo. 

Questi sono solo alcuni esempi di situazioni a cui un anziano solo, in estate, può andare incontro, e che possono esporlo a problematiche di salute. Vediamo le principali. 

Il calo di pressione 

Il caldo, soprattutto se afoso, causa un abbassamento della pressione arteriosa. È un meccanismo naturale, che l’organismo mette in atto per mantenere una temperatura interna non superiore ai 37 gradi circa. Attraverso una serie di reazioni, i vasi sanguigni si dilatano per disperdere il calore in eccesso: il sangue imprime una pressione inferiore all’interno di canali più ampi e i valori calano. 

Le persone anziane possono quindi incorrere in debolezza improvvisa e perfino in uno svenimento. Il rischio si presenta soprattutto se si assumono già farmaci per controllare la pressione arteriosa, oppure ipoglicemizzanti se si hanno problemi di diabete.

La disidratazione

Con questo termine si intende la diminuzione della quantità di liquidi nell’organismo necessari a garantire il benessere e le funzioni organiche. La corretta idratazione si mantiene bevendo una quantità adeguata di acqua tutti i giorni e in estate, quando si suda di più per disperdere il calore in eccesso, il fabbisogno di liquidi aumenta. Gli anziani tendono a bere poco perché con il passare degli anni lo stimolo della sete si avverte di meno: rischiano quindi di incorrere in problemi di disidratazione, che si manifesta con sintomi come confusione mentale, sonnolenza, debolezza, calo di pressione

È quindi importante accertarsi che, specialmente nei mesi estivi, la persona assuma abbastanza liquidi. La semplice acqua fresca può essere resa ancora più gradevole con un po’ di succo di limone o qualche foglia di menta; vanno bene anche tè leggero deteinato, spremute, succhi senza zucchero aggiunto.

Il colpo di calore

Si verifica quando la temperatura esterna è elevata e il clima è umido. In questa situazione il corpo non riesce a eliminare il calore accumulato, anche a causa di una insufficiente idratazione. Gli anziani possono essere più soggetti ai colpi di calore, dal momento che il loro sistema di termoregolazione non è efficiente come quello delle persone più giovani. Inoltre, come abbiamo spiegato precedentemente, spesso non bevono a sufficienza, sudano poco e quindi tendono ad accumulare un’alta temperatura all’interno dell’organismo. 

Il colpo di calore si manifesta con segnali come malessere, nausea, sensazione di vertigini. È importante cercare di evitarlo il più possibile seguendo i nostri consigli per proteggere gli anziani dal caldo.

Le cadute

Un abbassamento di pressione o un colpo di calore possono causare cadute negli anziani con il rischio di fratture, soprattutto in zone delicate come il femore, oppure di traumi al capo. Se si è soli e ci si è fatti male, può essere difficile contattare qualcuno per essere soccorsi.

La scorretta alimentazione

A volte, gli anziani in estate sentono diminuire l’appetito a causa del caldo. Afa e spossatezza non invogliano a uscire per fare la spesa in modo regolare, quindi i pasti possono diventare disordinati. Nei mesi caldi, invece, la corretta alimentazione è essenziale, perché fornisce i nutrienti indispensabili per il benessere psicofisico

I pasti devono essere gustosi, capaci di stimolare l’appetito nell’anziano e il buon umore, e tenersi a orari regolari nel corso della giornata.

L'irregolare assunzione dei farmaci

Gli anziani soli, inoltre, possono perfino dimenticare di assumere con regolarità eventuali terapie mediche prescritte, cosa che può esporli a un peggioramento delle patologie che si cerca di tenere sotto controllo. 

Suggerimenti per non lasciare gli anziani soli d’estate

Per tutte queste ragioni è importante non lasciare da soli i propri cari in un periodo, come l’estate, in cui possono avvertire ancora di più il peso della solitudine . Ci sono tanti modi per prendersi cura di loro e fare in modo che non si sentano abbandonati e non presentino disturbi di salute. 

Se la persona non desidera lasciare la propria casa ed è ancora abbastanza autonoma, si può chiedere un aiuto ad amici e vicini di casa, per esempio, come abbiamo visto parlando di come fare per non lasciare l’anziano solo quando si deve partire. Questi ultimi, infatti, possono con discrezione vegliare su di lei, invitarla a fare due passi, accompagnarla per la spesa, cenare insieme ogni tanto. Tuttavia, è una soluzione valida  per periodi brevi e solo nel caso in cui ci si possa assolutamente fidare delle figure a cui ci si rivolge.

Per un periodo più lungo è necessario che i familiari si sentano assolutamente tranquilli, soprattutto nel caso in cui il loro parente anziano debba seguire qualche terapia. 

In questo caso si può decidere di affidarsi con fiducia a un servizio come Vacanze Serene di PrivatAssistenza, network attivo dal 1993, che mette a disposizione figure professionali per seguire un anziano con qualsiasi tipo di esigenza.  

Vacanze Serene aiuta l’anziano e la sua famiglia in questo periodo così impegnativo, offrendo diversi tipi di assistenza a seconda delle necessità: mette infatti a disposizione figure come assistenti domiciliari, OSS, infermieri, fisioterapisti, badanti, che possono supportare la persona al domicilio, se questa resta a casa nei mesi estivi, oppure direttamente sul luogo di vacanza, se invece si unisce alla famiglia durante il viaggio. Grazie alla sua diffusione capillare, quindi, PrivatAssistenza può assistere l’anziano anche sul luogo di villeggiatura. 

Se il nostro caro è autonomo

Per gli anziani che hanno solo bisogno di compagnia e di una vita sana e regolare, PrivatAssistenza può suggerire una persona che li accompagni a fare la spesa, cucini pasti gustosi e nutrienti e che li intrattenga con attività ricreative interessanti e stimolanti, che sono molto importanti per mantenersi attivi. 

Anche se l’anziano non ha particolari problemi di salute ed è autonomo, infatti, può avere piacere di ricevere un po’ di compagnia, specialmente quando i parenti sono lontani e gli amici non sono in città: in tutte queste situazioni è rassicurante, oltre che piacevole, poter contare su una persona attiva e propositiva che allevii il senso di solitudine.

PrivatAssistenza dispone di personale altamente qualificato e di assoluta fiducia, tra cui OSS e badanti, per seguire gli anziani in città, presso il loro domicilio, anche durante le ore notturne

Quando occorre un aiuto più specifico

Se il nostro caro non è autonomo è ancora più importante contare su qualcuno che lo accompagni a fare la spesa o che la faccia al posto suo, che tenga i contatti con il medico curante e che si accerti che i farmaci siano assunti regolarmente, in orari e dosi corretti. 

PrivatAssistenza, dunque, è la soluzione giusta anche se il proprio familiare ha problemi di non autosufficienza oppure se deve seguire terapie importanti, sia mediche che fisioterapiche, e se ha bisogno di un’assistenza domiciliare più completa, con personale specializzato. Per casi come questi il network mette a disposizione anche professionisti come infermieri, fisioterapisti, psicologi, logopedisti e tanti altri operatori a seconda delle necessità della famiglia e dell’anziano. 

L’assistenza può essere a ore, limitata a pochi giorni oppure continuativa per tutto il tempo necessario, in modo che la persona sia perfettamente accudita. 

PrivatAssistenza è attiva in molti comuni italiani e operativa da 30 anni: contattaci per trovare il centro più vicino e la soluzione più idonea alla tua famiglia. 

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