Durante l'estate, la
solitudine degli anziani rappresenta una problematica significativa che può portare a
gravi conseguenze. Con l'aumento delle temperature e la partenza dei familiari per le vacanze, molti anziani si trovano infatti isolati e senza il supporto necessario. Questa situazione può comportare rischi sia fisici che psicologici, come la disidratazione, colpi di calore, e un incremento di sentimenti di depressione e ansia. Vediamo quali sono le diverse opzioni e come gestire queste situazioni al meglio.
Anziani e solitudine: le conseguenze
Gli
anziani che rimangono
soli durante l'estate sono particolarmente
vulnerabili e l'
isolamento sociale può peggiorare la loro salute mentale e fisica. La solitudine può portare infatti a un
declino cognitivo, aumentando il rischio di demenza e altre malattie legate all'età, oltre a ad avere
effetti sul tono dell’umore provocando stati emotivi negativi, dall’ansia all’apatia, fino alla depressione.
Inoltre, senza qualcuno che li aiuti, potrebbero
trascurare la propria
alimentazione e
idratazione, andando incontro a seri problemi di salute, così come la propria
igiene personale.
Ma come fare se non si ha la possibilità di essere fisicamente presenti in alcuni periodi? Esistono
diverse soluzioni tra cui scegliere in base alle necessità e al grado di autonomia dell’anziano.
Anche un aspetto legale
Oltre ad essere rischioso, lasciare solo un anziano può in alcuni casi avere
conseguenze legali. L’abbandono di una persona anziana definita incapace, infatti, si configura esattamente come l’abbandono di un minore di 14 anni, che di fatto non può essere lasciato solo senza custodia.
Lo stabilisce l’articolo 591 c.p., che sanziona l’abbandono di persone incapaci nel caso in cui gli incaricati non hanno provveduto alla cura dell’anziano bisognoso.
Le possibili soluzioni in base alle necessità
Tra le diverse opzioni a cui fare riferimento per evitare che i nostri cari rimangano soli c’è il
supporto della famiglia e della comunità, a cui chiedere aiuto appoggiandosi a parenti e amici fidati. Sicuramente una soluzione adatta per periodi brevi, solo se l’anziano è ancora abbastanza autonomo e non ha bisogno di attenzioni o cure particolari, se non compagnia e supporto in alcuni impegni della quotidianità come fare la spesa.
Un’altra soluzione è quella di affidarsi a
case di cura o
centri diurni per un periodo limitato di tempo. Nel caso in cui la necessità di compagnia e cura fosse solo per il giorno, i centri diurni potrebbero essere l’opzione adatta, a disposizione solitamente durante la settimana per circa 9 ore. Se la necessità fosse anche per la notte, ci si potrebbe invece affidare alle case di cura per anziani solo per il periodo di necessità, sia in luoghi di villeggiatura sia in città. In entrambi i casi, il nostro caro sarà nelle mani esperte del personale qualificato.
Infine, è possibile
affidarsi ad una badante o ad un
servizio di assistenza domiciliare in base al grado di autonomia dell’anziano. La badante, infatti, è un’ottima soluzione quando il nostro caro necessita per lo più di compagnia e un piccolo aiuto per mantenere una vita sana e regolare, dalla spesa ai pasti fino alle attività ricreative. Nel caso in cui l’anziano avesse necessità più specifiche dovute ad esempio a patologie o terapie particolari, viene in aiuto l’assistenza domiciliare fornita da diversi operatori qualificati in base ai bisogni di tutti i giorni.
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