È ormai risaputo come la
tecnologia possa essere un ottimo
alleato per la gestione della quotidianità delle persone in
età avanzata. Tra i numerosi dispositivi esistenti, capaci di migliorare la qualità di vita dei più anziani, gli
assistenti vocali si stanno ampiamente diffondendo per la loro
facilità d’uso. Vediamo perché e in che modo possono risultare utili.
Assistenti vocali: di cosa si tratta?
Ormai
ampiamente diffusi, gli speaker intelligenti sono di grande facilità di utilizzo e ormai fanno parte della vita quotidiana di molte persone. Grazie all’intelligenza artificiale, gli assistenti vocali sono in grado di
interagire con gli utenti attraverso il riconoscimento vocale, ascoltando la richiesta dell’utente e restituendo una risposta pertinente o eseguendo il comando impartito. Questo tipo di software è ormai integrato in tutti gli smartphone e computer in commercio, ma esistono anche numerosi altoparlanti intelligenti adatti alle diverse funzioni, capaci di attivarsi semplicemente con la voce attraverso un comando specifico.
A cosa servono e perché sono utili
Gli assistenti vocali sono inoltre in grado di
gestire attività semplici e quotidiane. La loro funzione primaria, e anche la più utilizzata, è quella di
rispondere a domande di qualsiasi genere. Dal meteo alla musica, dalle notizie ai consigli, i dispositivi dedicati all’assistenza vocale sono in grado di rispondere ad un’infinità di domande ed
eseguire numerosi comandi. Nel caso degli assistenti vocali presenti all’interno degli smartphone, come Siri di iPhone e Bixby di Samsung, le possibilità si moltiplicano permettendo all’utente di
far partire chiamate o
comporre messaggi direttamente
con la voce, senza dover toccare il dispositivo.
Un supporto importante per gli anziani
Per quanto gli assistenti vocali possano essere utili a chiunque nella vita di tutti i giorni, questa
tecnologia,presente in diversi dispositivi, si è rivelata un’
alleata preziosa nella quotidianità degli anziani. Oltre ad aiutarli nell’utilizzo degli smartphone, facilitando le comunicazioni con famiglia e amici così come in casi di emergenza grazie alla possibilità di attivare una chiamata attraverso comando un vocale, è stato dimostrato come tali dispositivi siano
in grado di migliorare la qualità della vita delle persone anziane.
Un’indagine, Voice4Health, condotta dal Centro di ricerca dell’Università Cattolica EngageMinds HUB in collaborazione con DataWizard e con il contributo non condizionante di Amazon, ha infatti rilevato come le 60 persone coinvolte nello studio (di età compresa tra i 65 e gli 80 anni) abbiano tratto
beneficio dall’utilizzo del dispositivo Amazon Alexa dato in dotazione a ciascuno di loro. I questionari somministrati durante le settimane di utilizzo, come comunicato dai ricercatori, hanno permesso di comprendere come molti degli anziani si siano
sentiti meno soli e la loro voglia di comunicare con altre persone attraverso dispositivi digitali sia aumentata. Un
impatto importante sulle relazioni sociali, quindi, ma non l’unico effetto positivo rilevato dalla sperimentazione. I partecipanti hanno espresso, infatti, anche una
sensazione di benessere generale a seguito della
riduzione di stress e nervosismo. Inoltre, gli anziani coinvolti nello studio hanno anche comunicato come la percezione dell’utilità dei dispositivi di assistenza vocale sia costantemente cresciuta durante le settimane di utilizzo.
Risultati sicuramente incoraggianti, da approfondire in futuro, che dimostrano come le tecnologie continuino a rivelarsi imprescindibili anche nella vita delle persone più anziane. Nel mondo attuale, in cui la tecnologia fa da padrona in qualsiasi ambito della vita di una persona, confermare come essa possa fare del bene a soggetti più fragili e in difficoltà è estremamente positivo, soprattutto se essi per primi riescono, sempre più facilmente, a familiarizzare con l’utilizzo di diversi dispositivi.