Gli studi condotti negli ultimi decenni hanno portato scienziati e medici a riconoscere la natura plastica del cervello, che quindi può subire modifiche attraverso l'allenamento di specifiche aree e abilità. Una scoperta cruciale per la prevenzione delle malattie neurodegenerative, che accende l’interesse verso terapie non invasive che includono la stimolazione cognitiva, un ambito in cui PrivatAssistenza si impegna da anni con progetti creati ad hoc. Esploriamo, in questo articolo, quali sono I benefici della stimolazione cognitiva in terza età.
Stimolazione cerebrale: le diverse attività
Le attività che si propongono di riabilitare mantenere allenato il cervello sono progettate per stimolare le funzioni cerebrali e si suddividono in tre categorie principali:
- Allenamento cognitivo: mirato a ottimizzare le performance cognitive.
- Stimolazione cognitiva: volta a rallentare il processo di deterioramento cognitivo tipico dell'invecchiamento.
- Riabilitazione cognitiva: finalizzata al ripristino delle funzioni cognitive danneggiate.
Tutti questi approcci condividono un carattere non farmacologico, offrendo significativi benefici per migliorare le capacità cognitive degli anziani e insegnare loro a sfruttare al meglio le proprie risorse, contribuendo così a migliorare la qualità della vita. Uno dei benefici della stimolazione cognitiva in terza età è la sua capacità di agire senza produrre effetti collaterali e senza interferire con l'assunzione di farmaci.
Esercizi per la stimolazione cognitiva
Gli esercizi proposti coprono una vasta gamma di obiettivi e sono accessibili a tutti. Per esempio distinguiamo:
- Stimolazione della memoria:
- Ripetizione ad alta voce di parole lette da altri o l'abbinamento di tessere in giochi come il Memory.
- Osservazione di un'immagine per alcuni secondi, girarla e poi cercare di ricordarne tutti i dettagli.
- Miglioramento dell'attenzione:
- Allenamento dell'attenzione attraverso la lettura o l'ascolto, con successiva risposta a domande per testare la capacità di ricordo dei dettagli.
- Miglioramento dell'orientamento:
- Lavoro sulle tre sfere dell'orientamento (spazio, tempo, circolo sociale) tramite domande specifiche sull'ambiente circostante e informazioni personali. Ciò aiuta a mitigare la preoccupazione per la perdita dell'orientamento e a promuovere l'indipendenza.
- Esercizi di calcolo:
- Esercizi di calcolo mentale, inizialmente con operazioni semplici come sottrazioni e addizioni e successivamente con operazioni più complesse, come moltiplicazioni e divisioni, coinvolgendo numeri a tre cifre. Questi esercizi possono essere svolti autonomamente per mantenere attiva la mente
L’aiuto dei professionisti per la stimolazione cognitiva
La varietà di esercizi disponibili è praticamente infinita, ma la loro efficacia è direttamente legata all'integrazione con la vita quotidiana. Allenare la memoria per ricordare numeri di telefono personali o quelli dei familiari, ad esempio, si dimostra più efficace rispetto al memorizzare una lista di nomi di oggetti o persone.
Tuttavia, la motivazione risulta essere l'elemento chiave, poiché è solo attraverso la perseveranza che si possono ottenere i primi risultati, i quali si manifestano nel medio-lungo termine. È fondamentale, inoltre, che questo processo sia guidato da professionisti, come quelli di PrivatAssistenza, in grado di valutare le reali esigenze degli anziani, definire gli esercizi appropriati, stabilire obiettivi chiari e organizzare il lavoro in modo ottimale.
Se hai bisogno di assistenza per anziani che necessitano di un aiuto per la riabilitazione cognitiva, PrivatAssistenza mette a disposizione i suoi professionisti tutti i giorni dell’anno 24 ore su 24 con i servizi di terapia occupazionale per Alzheimer e demenze oppure la assistenza per malati cronici affetti da questa patologia. Cerca il Centro più vicino a te e chiama per avere subito assistenza.