Come gestire l’insonnia negli anziani

12 aprile 2024 Salute e prevenzione
Come gestire l’insonnia negli anziani
Il sonno, una parte essenziale della nostra vita quotidiana, spesso assume un significato ancora più critico con l'avanzare dell'età. Gli anziani, con il passare degli anni, possono trovarsi a fronteggiare una serie di sfide che influenzano la qualità e la durata del loro riposo notturno. Tra queste sfide, i disturbi del sonno e l'insonnia emergono come temi significativi che richiedono attenzione e comprensione approfondite.

In questo articolo, esploreremo da vicino i disturbi del sonno e l'insonnia negli anziani, analizzando le cause sottostanti e le strategie di gestione efficaci.


Insonnia in terza età: un cambiamento fisiologico


Nel corso degli anni, la ricerca nel campo della gerontologia e della medicina del sonno ha evidenziato una serie di fattori che contribuiscono ai disturbi del sonno negli anziani. Questi includono cambiamenti fisiologici legati all'invecchiamento, la presenza di condizioni mediche croniche, l'uso di farmaci e persino le modifiche nell'ambiente di sonno. Di conseguenza, l'insonnia e altri disturbi del sonno possono diventare una realtà quotidiana per molti anziani, influenzando significativamente la loro salute e il loro benessere complessivi.

A partire dai 45 anni, in particolare, si avvia un processo fisiologico che porta a una maggiore instabilità nel riposo notturno e all'aumento dei microrisvegli. Tale instabilità, però, non corrisponde necessariamente ad una riduzione delle ore effettive di sonno, ma ad una distribuzione più diluita del riposo durante la giornata. Questo fenomeno è attribuibile alla marcata riduzione dello stadio quarto del sonno, il quale è responsabile della fase più profonda e stabile del riposo, che trasforma il sonno degli anziani rendendolo più superficiale e leggero.

A questa trasformazione si aggiungono due ulteriori fattori. In primo luogo, con l'invecchiamento, si assiste a una diminuzione della produzione di melatonina, un ormone essenziale per la qualità del sonno profondo. In secondo luogo, gli anziani tendono spesso a trascorrere meno tempo all'aperto, riducendo di conseguenza l'esposizione alla luce solare, elemento fondamentale per il corretto funzionamento dell'orologio biologico. Una diminuzione di questa esposizione può portare a una disfunzione e conseguenti difficoltà nel mantenere un sonno regolare durante le ore notturne.


Altri fattori che influiscono sull’insonnia degli anziani


Nonostante la diminuzione fisiologica delle ore di riposo notturne, altri fattori possono contribuire a disturbare il sonno degli anziani. Tra questi possiamo sicuramente citare un pasto particolarmente pesante, l’assunzione di alcuni farmaci, la presenza di rumori disturbanti o un materasso non adeguato.

Da non dimenticare, inoltre, che alcuni anziani potrebbero soffrire di dolori articolari così come avere problemi di incontinenza notturna, o avere difficoltà nel prendere sonno a causa di alcune malattie neurologiche come  le demenze.

In quest’ultimo particolare caso, potrebbero insorgere particolari sintomi riconducibili a quella che viene chiamata Sindrome del tramonto: un aumento di ansia, irritabilità e confusione al naturale abbassamento della luce.


Quali rimedi adottare per combattere l’insonnia in terza età


Quando l’insonnia è di lieve entità e non provoca problemi particolarmente importanti, sono diversi gli accorgimenti da adottare per aiutare gli anziani a prendere sonno. Vediamone alcune:
 
  • Seguire una routine precisa ogni giorno, mantenendo i pasti sempre allo stesso orario
  • Fare attenzione ai pasti, preferendo sempre una cena leggera che non affatichi troppo la digestione
  • Assicurarsi che il letto sia comodo e che l’ambiente della camera da letto sia adatto al riposo
  • Evitare tv e dispositivi digitali poco prima di coricarsi, preferendo, quando possibile la lettura di un libro
  • Mantenersi attivi durante la giornata, esponendosi alla luce per mantenere il cervello attivo durante le ore diurne
  • Fare brevi pisolini nelle ore pomeridiane, cercando di non superare i 30 minuti
  • Bere infusi naturali adatti a conciliare il sonno oppure assumere melatonina

Nei casi più difficili, in cui i rimedi elencati non riescono a migliore in nessun modo il problema, è bene rivolgersi al medico curante per concordare un trattamento farmacologico adeguato, sempre supervisionato.


L’aiuto di PrivatAssistenza


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