L'inizio di un
nuovo anno porta con sé speranze, progetti e spesso anche un pizzico di ansia per le sfide future. Per le
persone anziane e disabili, così come per i loro
caregiver, affrontare al meglio questa fase può fare una grande differenza per il benessere fisico ed emotivo. Ecco alcuni consigli pratici per partire con il piede giusto.
Fare il punto della situazione
Il nuovo anno è il momento ideale per
valutare le esigenze attuali, soprattutto quelle legate alla salute sia fisica che mentale. Gennaio, quindi, è il periodo perfetto per
prenotare visite mediche di controllo e fare una
lista aggiornata dei farmaci e delle terapie necessarie. Inoltre, è bene verificare la necessità di eventuali
supporti o adattamenti in casa per aiutare al meglio la persona fragile.
Per quanto riguarda la
salute emotiva, invece, questo è il momento per approfondire e riconoscere segnali di stress o depressione, da non sottovalutare mai. Un aiuto esterno, che sia uno
psicologo a domicilio o un gruppo di supporto, può rivelarsi estremamente utile.
Stabilire obiettivi realistici
Quando inizia un nuovo anno si stilano sempre liste di cose da fare e obiettivi da raggiungere. Relativamente alle necessità di un anziano o un disabile, così come quelle del caregiver, è necessario che gli obiettivi siano concreti e raggiungibili, in modo da ricavarne un aiuto e non ulteriore stress.
Una breve passeggiata al giorno o imparare ad utilizzare uno strumento tecnologico sono
obiettivi semplici, che stabiliti in un momento di fermento e buoni propositi come il nuovo anno possono motivare la persona fragile ad impegnarsi nel realizzarli.
Anche il caregiver, però, può porsi degli obiettivi, in particolare legati all’
evitare il burnout: dedicare del tempo a se stessi e pianificare momenti di riposo, così come cercare aiuto quando si sente la necessità, sono propositi realizzabili oltre che necessari per il benessere.
Organizzarsi al meglio
Quando si assistono malati, anziani e disabili, la
pianificazione è la chiave per ridurre lo stress e affrontare con serenità il nuovo anno. Organizzare una
routine quotidiana creando un programma che includa, per esempio, l’esercizio fisico, il riposo e le attività ricreative può aiutare ad avere un quadro più chiaro sia alla persona fragile sia al suo caregiver.
Questo periodo dell’anno, poi, è anche il momento adatto per organizzare e
tenere in ordine documenti importanti come cartelle cliniche, piani di assistenza e assicurazioni. In questi casi, ci si può aiutare con agende o app dedicate.
Curare le relazioni sociali
Per anziani, malati e disabili la
solitudine è una difficoltà purtroppo molto comune, che può avere conseguenze anche importanti sulla qualità della vita e sulla salute mentale. L’inizio di un nuovo anno può essere, quindi, il momento adatto per cercare
occasioni per socializzare.
Anche i caregiver, che frequentemente risentono dell’impegno messo nel lavoro di cura quotidiano, possono pensare di trovare modi e spazi per condividere le esperienze con altri caregiver, ricevendo supporto e consigli utili.
Promuovere uno stile di vita sano
Tra i buoni propositi si parla sempre di una maggior cura nell’
alimentazione e nell’
esercizio fisico. Gennaio, anche per le persone fragili, può essere il momento per stabilire nuovi obiettivi – anche sotto consiglio medico – sia per quanto riguarda il movimento sia per quanto riguarda la dieta.
Un’alimentazione sana e adeguata unitamente a piccoli esercizi per la mobilità non hanno effetti positivi solamente sulla salute fisica, ma possono contribuire in modo importante anche sull’umore.
Imparare a chiedere aiuto: un nuovo inizio insieme
Accorgersi di
avere bisogno di aiuto e attivarsi per
trovare soluzioni adeguate non è mai segno di debolezza. Se ci si sente in difficoltà, affrontare il momento difficile affidandosi a qualcuno è la soluzione più adatta, che si tratti di amici e parenti per condividere le responsabilità oppure di professionisti.
Affrontare il nuovo anno con
serenità e determinazione è possibile, e uno dei modi migliori per farlo è proprio affidarsi a chi dell’assistenza ne ha fatto la sua missione da oltre trent’anni fa:
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