Difendersi dall'Alzheimer tenendo d'occhio il peso!

12 gennaio 2017 Salute e prevenzione
Difendersi dall'Alzheimer tenendo d'occhio il peso!

Per difendersi dall'Alzheimer a una certa età bisogna tenere d'occhio la bilancia, specie se già si soffre di qualche problemino di memoria, declino cognitivo, infatti non scendere di peso e a limite anche essere sovrappeso sono condizioni protettive contro la malattia.
Lo rivela una ricerca condotta dall'italiana Barbara Caracciolo che lavora presso l'istituto Karolinska di Stoccolma: un anziano con lieve declino cognitivo che perda peso (basta un lieve calo, pari ad appena il 4% del peso iniziale) vede triplicato il proprio rischio di ammalarsi di malattia di Alzheimer nell'arco di 4 anni, rispetto a un coetaneo con declino cognitivo ma di peso normale o sovrappeso.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Plos One.E non è finita, in un'altra ricerca appena pubblicata sulla rivista Dementia and Geriatric Cognitive Disorders dalla stessa Caracciolo l'essere sottopeso di per sé è risultato associato a un rischio doppio di demenza nell'arco di 2,4 anni in media.Già diversi studi in passato hanno collegato la perdita di peso o l'essere sottopeso in età anziana e il rischio di declino cognitivo, spiega Caracciolo all'ANSA
Inoltre, ricorda la Caracciolo, uno studio su Lancet Diabetes & Endocrinology lo scorso anno mostrava che le persone in sovrappeso hanno un ridotto rischio di demenza, suggerendo la possibilità che le persone sottopeso abbiano una carenza in micronutrienti importanti per il cervello e per questo siano più a rischio demenza
Il gruppo della Caracciolo ha considerato un campione di anziani di 74 anni, tutti con una forma di declino cognitivo in atto. Nella ricerca su Plos One è emerso che perdere poco peso in queste condizioni (ad esempio per una persona che alla valutazione iniziale pesi 70 kg, si parla di una perdita di 2,8 kg nell'arco di 4 anni in media) triplica il rischio di Alzheimer.

Nell'altra ricerca è invece emerso che anziani con declino cognitivo lieve che sono sottopeso hanno un rischio doppio di ammalarsi di Alzheimer nell'arco di poco più di due anni."In pazienti anziani - conclude la Caracciolo - l'essere sottopeso, così come la perdita di peso (senza che si faccia una dieta) non sono generalmente segni positivi, ma possono invece indicare il progredire di processi neurodegenerativi già in atto. Non solo, il sottopeso e la perdita di peso possono essere un indice di un'alimentazione non sufficientemente ricca di macronutrienti (e conseguentemente anche povera di micronutrienti) che di per sé può aggravare le condizioni generali del paziente, favorirne il decadimento cognitivo".

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