Fino a 10 medicine al dì per gli over 65. Tutti i rischi correlati.

24 ottobre 2017 Salute e prevenzione
Fino a 10 medicine al dì per gli over 65. Tutti i rischi correlati.

In Italia sono oltre un milione gli over 65 che assumono 10 o più farmaci al giorno e i numeri aumentano all’aumentare dell’età.
Gli esperti sono concordi nel mettere un limite al numero di medicinali che una persona può prendere anche perché il rischio è che da benefici diventino tossici.
In gergo medico la prescrizione contemporanea di più principi attivi prende il nome di polifarmacia, fenomeno dai molteplici effetti, primo fra tutti l’interazione negativa fra farmaci.

I problemi legati alla polifarmacia Per gli anziani diventa anche complesso gestire più percorsi terapeutici contemporaneamente e molto spesso finiscono per dimenticarsi qualche pillola o per confondere i medicinali. Oltretutto diminuisce anche l’efficacia dei singoli principi attivi.

A dimostrazione di tutto ciò c’è uno studio condotto dal Centro studi di Economia sanitaria di Senior Italia Federanziani su un campione di 1.427 over 65 con ipertensione arteriosa. Il 71% era sottoposto ad una doppia terapia e di questi il 44% ha mostrato un inadeguato controllo farmacologico.

Ebbene, i risultati fanno emergere quelle che per i pazienti più anziani sono le principali problematiche legate alla conduzione parallela di più terapie:

  • confusione tra i farmaci da assumere;
  • mancato rispetto delle indicazioni mediche;
  • sospensione autonoma di una delle terapie al raggiungimento di uno stato di benessere;
  • abbandono di più terapie per eccessiva complessità.

La prescrizione a cascata Purtroppo la prescrizione multipla e contemporanea dei farmaci sembra una prassi consolidata tra i medici di base italiani, così come altrettanto consolidata è la cosiddetta “prescrizione a cascata”.

Il paziente prende dei medicinali che gli causano degli effetti collaterali, per curare i quali gli vengono prescritti ulteriori farmaci. Si tratta di un vero e proprio circolo vizioso che una volta innescato è difficile da fermare.

Deprescrizione, il progetto in Emilia Romagna In questi casi la cosa migliore da fare sarebbe deprescrivere, soprattutto negli anziani. Le ricerche scientifiche dimostrano che eliminare dei farmaci non produce effetti negativi, anzi! Lo conferma anche un progetto della Regione Emilia Romagna.

L’iniziativa ha coinvolto numerose strutture residenziali per anziani dimostrando che il numero di farmaci può essere diminuito tranquillamente senza che lo stato generale di salute peggiori. La dottoressa Poluzzi, coordinatrice del progetto insieme all’USL di Modena, spiega che ora si sta lavorando alla realizzazione di un software che segnali agli specialisti le interazioni negative dei farmaci o l’eccessiva prescrizione.

I medici seguono alle lettera le linee guida che indicano in che maniera vanno presi i farmaci per ogni singola malattia, il fatto è che tali norme valgono quando si ha solo quella patologia. Gli anziani, spesso, mostrano un quadro clinico molto più complesso che non permette di seguire le regole standard. “Bisogna capire chi abbiamo davanti, quali sono le sue esigenze e le sue priorità” afferma Graziano Onder, geriatra dell’Università del Sacro Cuore di Roma.

L’assistenza per l’assunzione dei farmaci: un aiuto concreto Proprio per evitare che venga fatta confusione nell’assunzione dei farmaci e che tutte le terapie vengano assunte con regolarità e precisione, si può ricorrere ai servizi infermieristici a domicilio di Privatassistenza. Questi si rivelano particolarmente adatti per quegli anziani che vivono da soli e che hanno bisogno di un occhio che li sorvegli. Il personale infermieristico di Privatassistenza è a disposizione per somministrare, con la professionalità che lo caratterizza, tutte le terapie del caso, anche i farmaci prescritti per via enterale.

Scopri di più su questo importante ausilio, chiama il centro Privatassistenza più vicino a te e chiedi ulteriori informazioni.

Ultimi articoli del Blog


Le migliori poltrone per anziani

Sono molte le persone anziane che, a causa di normali difficoltà motorie dovute all’età o a causa di patologie particolari, hanno bisogno di supporti particolari nella propria abitazione per svolgere le comuni attività quotidiane. Anche riposare, leggere e guardare la tv in modo confortevole potrebbe diventare complesso senza una seduta adeguata: ecco perché è importante sapere scegliere le giuste poltrone per anziani, che consentano all’anziano di sedersi e rialzarsi senza fatica in autonomia.

Vediamo, in questo articolo, quali sono le caratteristiche delle poltrone per anziani, da scegliere con attenzione secondo le proprie esigenze.

Il sonno negli anziani: sfide, consigli e soluzioni per migliorare la qualità della vita

Il sonno è una componente essenziale per il benessere fisico e mentale di ogni individuo, ma con l’avanzare dell’età, spesso si verificano cambiamenti significativi nel ritmo e nella qualità del riposo. Gli anziani, in particolare, possono sperimentare difficoltà a dormire che influenzano negativamente la loro salute generale. In questo articolo approfondiamo i motivi alla base di questi cambiamenti, i problemi comuni legati al sonno nella terza età e le strategie per migliorare la qualità del riposo.
 

Come affrontare il nuovo anno: consigli per anziani, disabili e i loro caregiver

L'inizio di un nuovo anno porta con sé speranze, progetti e spesso anche un pizzico di ansia per le sfide future. Per le persone anziane e disabili, così come per i loro caregiver, affrontare al meglio questa fase può fare una grande differenza per il benessere fisico ed emotivo. Ecco alcuni consigli pratici per partire con il piede giusto.