Gestire il cambio di stagione e l'arrivo della stagione fredda in terza età

29 novembre 2023 Salute e prevenzione
Gestire il cambio di stagione e l'arrivo della stagione fredda in terza età
L'arrivo della stagione fredda può rappresentare una sfida per gli anziani. Le temperature più basse e i cambiamenti climatici possono, infatti, influire sulla loro salute e benessere. Vediamo alcune strategie per gestire il cambio di stagione con gli anziani, garantendo che rimangano al sicuro e in salute.


Cambio di temperatura: un possibile rischio

Anche l’inverno, nonostante sia comunemente meno temuto rispetto all’estate, può causa non pochi problemi alla salute degli anziani quando non vengono messi in atto i giusti accorgimenti. L’abbassamento delle temperature e i malanni di stagione, infatti, possono rappresentare un rischio non da poco per anziani con un sistema immunitario compromesso dall’età e dalle malattie croniche di cui essi potrebbe soffrire.
Per quanto il cambiamento climatico stia, nel corso degli anni, mutando i cambi di stagione e mantenendo temperature più miti anche in inverno, il freddo fisiologico che si raggiunge nel nostro Paese in inverno e le repentine modifiche alla temperatura non giovano agli anziani. È quindi bene sapere come gestire questo passaggio, tenendo conto diversi aspetti.


Abbigliamento e temperatura degli ambienti

Con l’abbassarsi delle temperature è importante che l’anziano utilizzi un abbigliamento consono alla stagione e alle condizioni climatiche, senza rischiare colpi di freddo o geloni. Per evitare che l’anziano si confonda e utilizzi abiti non adeguati, è bene seguire il cambio dell’armadio, evitando di lasciare indumenti troppo leggeri a disposizione.
Anche in casa, la temperatura va gestita nel modo migliore possibile, rimanendo tra i 21 e i 19 gradi. Inoltre, è da monitorare l’umidità, evitando che aumenti in modo eccessivo con il rischio che si formino muffe. Nonostante il freddo, arieggiare le stanze rimane un imperativo, permettendo di cambiare aria all’interno dell’abitazione. Per evitare che l’anziano prenda un colpo di freddo durante questa operazione, è possibile arieggiare una stanza per volta.


Alimentazione, uscite e vaccini antinfluenzali

L’alimentazione rimane un fattore da non trascurare, che si adatta, in questa stagione, con l’aggiunta di cibi caldi e nutrienti. Se necessario, il medico potrà prevedere l’integrazione di alcune vitamine utili contro i malanni di stagione.
Sempre in accordo con il medico curante, è importante prendere in considerazione e programmare la somministrazione del vaccino antinfluenzale, con l’obiettivo di scongiurare eventuali complicazioni che potrebbero insorgere quando i sintomi dell’influenza colpiscono un sistema immunitario compromesso.
Anche le uscite, infine, vanno gestite nel modo corretto. Di fondamentale importanza per la salute mentale e l’umore, le passeggiate quotidiane possono continuare anche durante la stagione fredda, tenendo conto degli orari migliori per evitare temperature troppo rigide. Si sconsiglia di uscire, però, in casi di pioggia eccessiva – per evitare eventuali cadute – e quando le temperature non vanno sopra lo zero anche nelle ore più calde della giornata.


Il cambio di stagione e la salute mentale

Il cambio di stagione può provocare frequenti sbalzi d’umore, stanchezza e sonnolenza, ma anche dolori a ossa e muscoli. Una condizione non piacevole negli anziani, spesso già messi alla prova da altre condizioni mediche. L’arrivo della stagione fredda, inoltre, mette a rischio di isolamento sociale le persone in età avanzata, che spesso riducono le uscite e le interazioni sociali.
Per questo motivo è bene evitare che la persona anziana passi troppo tempo da sola, organizzandosi per visite frequenti o facendo in modo che ci sia sempre una persona a disposizione nei casi più gravi.


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