Negli ultimi anni l’aspettativa di vita è fortunatamente aumentata di molto, soprattutto in occidente. E in questo campo l’Italia è tra i paesi in cima alle classifiche. Basti pensare che a livello europeo siamo il paese più longevo e ci conquistiamo comunque un 4° posto a livello mondiale.
Se da un lato l'innalzamento dell’asticella nelle aspettative di vita è un fenomeno estremamente positivo, dall’altro lato il tutto è compensato da un drastico calo delle nascite, che comporta non pochi problemi.
Infatti, con un numero sempre più alto di persone anziane, i cittadini più giovani disponibili per assistergli sono in costante calo. Questa proporzione così iniqua ha dei risvolti negativi soprattutto sulle famiglie, che vedono aumentare di molto i costi per l’assistenza dei membri più anziani, non solo dal punto di vista economico, ma anche organizzativo.
Cosa vuol dire invecchiare?
Con il passare degli anni è inevitabile avere a che fare con alcune problematiche connesse all’invecchiamento.
Nella maggior parte dei casi l’anzianità comporta difficoltà di movimento o complessità nel compiere gesti quotidiani. In altri casi invece il rischio maggiore è la perdita di autonomia, ciò significa che sarà necessaria un’assistenza esterna all’anziano, per sostenerlo durante l’attività giornaliera.
Per molti, i primi segni dell’anzianità iniziano a vedersi dopo i 60 anni d’età, ma questo non è del tutto esatto. In alcuni casi le prime avvisaglie dell’invecchiamento possono avvenire anche intorno ai 50 anni ed è per questo che è bene fin da subito gestire bene questo inevitabile percorso.
L’invecchiamento attivo può aiutare in questa situazione?
La soluzione più semplice per aggirare il problema sta sicuramente nel rendere meno incisivo il processo di invecchiamento ed è proprio qui che entra in gioco l’invecchiamento attivo. Ma di cosa si tratta?
Per invecchiamento attivo si intendono una serie di azioni che possono ritardare il più possibile la perdita delle funzioni motorie e cognitive dovuta all’invecchiamento. In parole semplici si tratta di migliorare la qualità della vita ottimizzando salute, sicurezza e partecipazione delle persone più anziane.
Il processo di invecchiamento attivo passa per tutte quelle attività che garantiscono il benessere psicofisico, la cura delle relazioni umane, la sicurezza economica e l'occupazione. Garantendo queste dinamiche, vengono preservate le funzioni motorie e le facoltà mentali, migliorando di molto la qualità della vita degli anziani e, di conseguenza, il loro bisogno d’assistenza.
I consigli per un invecchiamento attivo
Tra gli aspetti più postivi dell’invecchiamento attivo vi è sicuramente il fatto che la maggior parte delle sue pratiche sono facilmente attuabili da chiunque. Basta farne una buona abitudine e tutti possono migliorare il proprio percorso d’anzianità.
Ecco alcuni aspetti da tenere in considerazione e qualche consiglio per invecchiare attivamente:
Tenere la mente attiva
L’allenamento del cervello è sicuramente un buon punto di partenza per rendere meno “pensante” l’invecchiamento. Bastano poche attività come, coltivare un hobby, incontrarsi con altre persone oppure praticare qualche passatempo per mantenere la mente attiva. Alcuni giochi, come i cruciverba o i giochi di carte, sono degli ottimi passatempo per allenare la concentrazione e la memoria, mentre darsi degli appuntamenti fissi con degli amici può davvero aiutare chi attraversa l’anzianità.
Fare attività fisica
Come ben sappiamo, l’invecchiamento colpisce non solo la mente, ma anche il corpo. Per questo fare dell’attività fisica può essere molto utile per arginare l’invecchiamento dei tessuti e diminuire il rischio di difficoltà di movimento. Bastano 20/30 minuti al giorno di attività fisica tranquilla (per esempio una passeggiata al parco) per migliorare molto la salute del corpo.
Non trascurare dell’alimentazione
Con il passare del tempo le funzioni metaboliche rallentano, per questo è bene prestare attenzione a ciò che si mangia a tavola. Il primo passo sta sicuramente nell’evitare il consumo di nutrienti dannosi, come zuccheri e grassi, dando al contempo più importanza a fibre e proteine. Allo stesso modo è bene assumere quotidianamente sostanze che possano rafforzare il sistema immunitario e l’organismo in generale, come alimenti o integratori che contengono vitamina C e vitamina D. Ultimo aspetto, ma non per importanza, è sicuramente l’idratazione: bere molta acqua è fondamentale per la salute del fisico, soprattutto durante i mesi più caldi.