Monitorare lo stato di salute degli occhi con un’apposita visita oculistica è molto importante in tutte le fasi della vita. Con l’avanzare dell’età però, occorre prestare attenzione a minacce molto serie, tipiche dell’invecchiamento, come il glaucoma, un vero e proprio ladro silenzioso della vista che colpisce circa 90 milioni di persone nel mondo.
Il paragone non è un’esagerazione: questa malattia cronica e degenerativa provoca la perdita progressiva delle cellule del nervo ottico fino alla cecità, tanto da porsi al primo posto nel mondo tra le sue cause dirette.
Il glaucoma si presenta in diverse tipologie, che vengono normalmente raggruppate sotto due macro-categorie: ad angolo aperto e ad angolo stretto.
Il primo caso, tipico delle popolazioni caucasiche, è quello più frequente. La classica forma asintomatica della malattia, ad “angolo aperto” appunto, fa sì che il passaggio dell’umor acqueo, il liquido contenuto all’interno dell’occhio, sia ostacolato a livello cronico. Il secondo, invece, colpisce maggiormente i popoli asiatici, manifestandosi in maniera più sporadica. Conducendo più velocemente il soggetto colpito alla cecità, si manifesta tramite dolore oculare acuto, nausea e vomito.
Oltre a queste due, bisogna anche ricordare il glaucoma congenito, quello giovanile, quello post traumatico e quello provocato dall’abuso di cortisone.
Ma come prevenire il glaucoma?
La risposta è chiara: è necessaria la diagnosi precoce per mezzo del monitoraggio dei fattori di rischio, come la familiarità, l’età e l’etnia, il sesso, lo spessore della cornea, la miopia, l’utilizzo cronico di cortisone, i fattori vascolari e la struttura della papilla ottica.
Particolare attenzione è da dedicare alla pressione oculare, identificata come la principale causa per lo sviluppo della malattia.
Dal punto di vista diagnostico occorre svolgere esami specifici come l’analisi approfondita della papilla ottica, o disco ottico, ovvero la parte del nervo osservabile dall’oculista. Il suo esame, durante l’esplorazione del fondo oculare, permette di scoprire lo stadio della malattia nel caso in cui sia presente. Se eseguito accuratamente, l’esame oftalmoscopico della papilla consente una valutazione del danno e un controllo dell’evoluzione della malattia.
Un’altra valutazione importante riguarda l’esame del campo visivo, cioè lo spazio visibile ad occhio fermo misurabile tramite parametri che riescono a identificare le zone di visibilità completa, cieca o relativa. I difetti della vista in questo ambito sono chiamati scotomi, difetti fascicolari o amputazioni del campo visivo.
In base ai riscontri dell’analisi, si procederà dunque con un interventodi ordine medico, laser o chirurgico.