Incidenti domestici ancora troppo frequenti e pericolosi: soggetti a rischio e prevenzione

19 dicembre 2018 Attualità
Incidenti domestici ancora troppo frequenti e pericolosi: soggetti a rischio e prevenzione

La nostra casa è da sempre pensata come un luogo confortevole e sicuro. I dati, però, raccontano una storia diversa: le mura domestiche costituiscono uno degli scenari in cui avvengono il maggior numero di incidenti. Se ne contano infatti oltre 4 milioni, soprattutto nelle abitazioni in cui vivono soggetti considerati a rischio, come bambini e anziani. Il pericolo maggiore è probabilmente quello psicologico: la “falsa sicurezza” che proviamo in casa nostra riduce drasticamente la soglia attenzione e fa sì che gli incidenti avvengano più facilmente e frequentemente. Questi inconvenienti, dunque, sarebbero spesso prevenibili a patto di seguire alcune semplici accortezze.

Ad esempio, le intossicazioni potrebbero essere evitate leggendo bene le etichette, utilizzando guanti quando servono e tenendo i prodotti pericolosi lontano dalla portata di chi non è in grado di gestirli. Senza dimenticare di non mescolare sostanze chimiche diverse o cambiarle di contenitore per evitare possibili ingestioni o utilizzi impropri.

Se parliamo di incidenti elettrici, spesso basterebbe munirsi di interruttori salvavita, non utilizzare apparecchiature in presenza di acqua o con le mani bagnate, non tirare i cavi per disinserirli dalle prese, non staccare le spine prima che eventuali meccanismi rotanti siano del tutto fermi ed evitare le riparazioni “fatte in casa”.

Infine, una tematica molto importante soprattutto per i nostri cari anziani è quella delle cadute, che potrebbero essere ridotte con l’introduzione di complementi antiscivolo o supporti di appoggio nei luoghi più pericolosi.

I risultati riportati dall’ISTAT riportano che, nel 2014, hanno avuto luogo 783.000 incidenti domestici con il 70,4% di vittime tra le donne; il 36% riguardava persone anziane over 65 e il 4,5% bambini in età prescolare.

Ma quali sono i luoghi in cui avvengono più spesso? Al primo posto, la cucina, dove se ne contano il 38%, per poi passare all’11,7% nei bagni, al 10% in camera da letto e la parte restante negli altri ambienti.

Di norma la causa principale è la caduta durante i lavori domestici, che avviene nel 76,9% per soggetti over 65 e che aumenta fino all’81% per le persone over 75. 

Per prevenire e tutelare le attività svolte in casa il 28 dicembre 1999 fu istituita la legge n. 493 secondo la quale le attività domestiche sono da considerarsi veri e propri lavori.

Viene dichiarato, infatti, che è compito dell’ASL di ogni comune fornire tutta l’assistenza necessaria per fare in modo che avvengano gli infortuni e, quindi, organizzare programmi di prevenzione e miglioramento per la sicurezza domestica. Un ulteriore sostegno è dato dal “Sistema Informativo Nazionale sugli Infortuni in Ambienti di Civile Abitazione” che raccoglie tutte le informazioni sugli incidenti di natura domestica, come il momento in cui hanno avuto luogo, in che tipo di abitazione, la natura delle lesioni, le parti del corpo colpite e i conseguenti trattamenti sanitati.

Ovviamente identificare quali siano le cause non è semplice, ma sono stati riscontrati alcuni elementi ricorrenti nella maggior parte degli infortuni registrati: ad esempio, la presenza di sporgenze, la scarsa illuminazione o pavimenti scivolosi nell’abitazione; lo sbagliato utilizzo delle apparecchiature; le condizioni di salute e l’età dei soggetti e altri fattori legati a stili di vita o abitudini come l’abuso di alcool, l’uso di detergenti tossici e l’utilizzo di farmaci che possono ridurre il livello di attenzione.

Tali aspetti rivestono solo una parte di una lunga lista di fattori di rischio che limitano la sicurezza in casa. Ecco perché, soprattutto in riferimento agli anziani, ancor più se affetti da anche solo lievi forme di demenza, è necessario fornire un corretto supporto domestico nella quotidianità.

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