Incontinenza urinaria, come combatterla

1 agosto 2019 Salute e prevenzione
Incontinenza urinaria, come combatterla

L‘incontinenza urinaria è una patologia che colpisce milioni di persone. L’incidenza maggiore è sulle donne, ma anche gli uomini non sono esentati da questo problema. Primo segnale dell’arrivo dell’incontinenza è l’impossibilità di trattenere l’urina in seguito a piccoli sforzi: sono sufficienti un colpo di tosse, una forte risata, uno starnuto.

Precedentemente, l’incontinenza urinaria era considerato un disturbo legato all’invecchiamento, ma adesso gli studi hanno dimostrato come possa affliggere anche persone in giovane età, che inoltre tendono a ritardare il consulto medico per l’imbarazzo legato alla propria condizione.

Esistono principalmente tre tipi di incontinenza, ciascuno con cause diverse:

  • Da sforzo È la forma più diffusa e si presenta, appunto, anche nel caso di eventi di portata esigua, come ridere o starnutire. Ne soffrono maggiormente le donne e questo tipo di incontinenza ha una causa chiara: l’indebolimento dello sfintere uretrale o della muscolatura del pavimento pelvico. A contribuire alla crescita dell’incontinenza urinaria da sforzo possono partecipare anche infezioni urinarie o vaginali, l’utilizzo di determinati farmaci o malattie nervose o muscolari. Tra i fattori di pericolo nelle donne ci sono anche le gravidanze multiple, la menopausa, la stitichezza cronica, la scarsa attività fisica e l’obesità. Tra i fattori di rischio per l’uomo, invece, il più comune è collegato all’ipertrofia prostatica e alla chirurgia sulla prostata. A causare anche la perdita di controllo sulla vescica, sia nella donna sia nell’uomo, intervengono anche l’eccessivo consumo di alcool e fumo.
  • Da urgenza Si riscontra in maniera più frequente nelle persone anziane, senza discriminante di sesso. La caratteristica principale riguarda il forte bisogno di dover urinare, senza riuscire a bloccare questo stimolo, seguito da una perdita simultanea di urina. L’incontinenza da urgenza è congiunta a una attività anomala e non volontaria del muscolo liscio vescicale, detta in altro modo anche “sindrome da vescica iperattiva”; questi episodi si possono verificare anche se la vescica è quasi vuota. Tra le cause più consuete dell’incontinenza da urgenza ci sono le malattie neurologiche, che possono modificare la comunicazione tra il cervello e la vescica. Il maggiore fattore di rischio è rappresentato dall’età, ma le cause scatenanti sono molteplici: la menopausa, obesità e sovrappeso, le infezioni alle vie urinarie, l’assunzione di alcuni farmaci e precedenti interventi chirurgici.
  • Da rigurgito Questo tipo di incontinenza è più facilmente riscontrabile negli uomini e si verifica quando la vescica è troppo piena o in presenza di un tumore o adenoma alla prostata, ma ne possono soffrire anche le donne, in presenza di prolasso uterino o vescicale. La causa principale dell’incontinenza da rigurgito è l’accumulo di urina nella vescica, che non è stata svuotata completamente in modo volontario, ragion per cui possono verificarsi delle perdite. Tra le altre cause di questo tipo di incontinenza urinaria ci sono: l’ostruzione nell’uretra per tumore, l’adenoma della prostata, la stitichezza, danni ai nervi, diabete, sclerosi multipla e l‘herpes zoster.

L’incontinenza si può curare, ma ancor di più si può prevenire. Per fare ciò è importante seguire alcuni consigli.
Per prima cosa, occorre rinforzare la muscolatura della zona pelvica. Per rafforzare il perineo, ovvero l’insieme di muscoli che sono situati tra la vagina e l’ano per la donna e tra il pube e l’ano per l’uomo, ci sono una serie di esercizi, tra cui quelli di Kegel, molto utili a prevenire qualsiasi tipo di incontinenza.

La seconda cosa da fare per prevenire l’incontinenza urinaria è migliorare il proprio stile di vita e le proprie abitudini. È consigliata infatti un’alimentazione sana, che sia carica di fibre, ottime contro la stitichezza, e una dieta equilibrata; sarebbe meglio, inoltre, eliminare cibi speziati e salati, che possono irritare la vescica.

È importante anche ridurre il numero di caffè e di bevande contenenti caffeina, perché aumentano l’iperattività vescicale, così com’è fondamentale smettere di fumare.
Utile anche l’attività fisica: praticare regolarmente sport, anche leggero, aiuta a mantenere tonica la muscolatura addominale.
Oltre agli esercizi di Kegel già suggeriti, è utile abituare la vescica a un intervallo più lungo tra un’orinazione e l’altra; per aiutare la vescica è consigliato bere tra uno e due litri di acqua al giorno, dosandola nel corso della giornata, in modo da non sovraccaricare troppo la vescica.

Come ultima possibilità, in caso di incontinenza già affermata, si possono utilizzare alcuni farmaci, come gli ormoni estrogeni, gli antimuscarinici e beta3-agonisti, che fermano l’iperattività del muscolo detrusore della vescica. Può essere anche utilizzata la chirurgia tradizionale, per supportare più facilmente la vescica e l’uretra.
Il primo passo per intervenire sulla malattia, in ogni caso, è sempre consultare il proprio medico per ricevere una corretta diagnosi sul tipo di incontinenza di cui si soffre e definire un adeguato percorso terapeutico.

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