L'influenza è una malattia stagionale molto comune in autunno e in inverno. In genere non è grave, ma nelle persone anziane può avere conseguenze molto serie. Le espone, infatti, a un più alto rischio di complicanze, può aggravare altre patologie di cui soffrono e mettere in pericolo la loro vita. Per questo motivo, prendersi cura di un anziano vuol dire anche aiutarlo a proteggersi dall'influenza e a curarsi nel modo più opportuno se si ammala.
In questo articolo spiegheremo cos'è l'influenza, con quali sintomi si manifesta e qual è il suo impatto sulla salute degli anziani.
Illustreremo le principali misure per prevenire questa patologia, dalla vaccinazione antinfluenzale alle buone abitudini da adottare per non contagiarsi.
Infine, approfondiremo come intervenire se un anziano ha l'influenza, soffermandoci sulle terapie farmacologiche, sull'alimentazione che può facilitare la guarigione e su cosa fare in caso di febbre.
Che cos’è l’influenza
L'influenza è una malattia respiratoria acuta causata da virus influenzali. Si tratta di una patologia stagionale, che nell'emisfero occidentale si manifesta tra l'autunno e l'inverno.
È molto contagiosa e si trasmette prevalentemente per via aerea, soprattutto attraverso le goccioline di saliva che il malato emette tossendo, starnutendo o parlando. È però anche possibile contagiarsi attraverso il contatto diretto con oggetti contaminati dalle secrezioni respiratorie, per esempio toccandosi occhi, naso o bocca con le mani non lavate.
Nella maggior parte dei malati, l'influenza provoca disturbi di lieve entità, tuttavia, soprattutto nelle persone fragili e con altre patologie, come gli anziani, può causare complicanze molto serie. Per questo non deve mai essere sottovalutata.
Quali sono i sintomi dell’influenza
L'influenza si manifesta con disturbi delle vie respiratorie e problematiche più generali a carico di tutto l'organismo.
I sintomi tipici includono:
- febbre, in genere alta (superiore ai 38°C), che compare improvvisamente;
- brividi;
- tosse, di solito secca;
- dolori ossei e muscolari diffusi;
- mal di gola;
- naso che cola;
- mal di testa;
- grave affaticamento.
Possono essere presenti altri sintomi come:
- forte sensibilità e intolleranza alla luce (fotofobia);
- perdita di appetito.
Nei bambini possono verificarsi anche disturbi dell'apparato gastrointestinale, come nausea, diarrea e vomito.
La maggior parte delle persone guarisce nell'arco di una settimana o dieci giorni. In alcuni pazienti, tuttavia, l'influenza può avere un impatto molto più pesante sullo stato di salute: tra questi ci sono gli anziani. Scopriamo quali pericoli corrono.
Influenza: i rischi per gli anziani
Come sottolinea la circolare del Ministero della Salute “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2022-2023”, gli anziani, insieme ai bambini piccoli, sono le persone più a rischio di gravi complicanze legate all'influenza. Tra le più comuni ci sono la bronchite, un'infiammazione della mucosa che riveste i bronchi, la polmonite virale e quella batterica, due patologie caratterizzate da un processo infiammatorio a carico del tessuto polmonare, nel primo caso provocato dal virus influenzale, nel secondo scatenato da batteri che, attraverso naso e gola, riescono a raggiungere i polmoni, di cui abbiamo parlato nell’articolo dedicato alla polmonite negli anziani.
Le complicanze possono anche interessare l'apparato cardiovascolare, come nel caso della miocardite (l'infiammazione del miocardio, il tessuto muscolare del cuore), e il sistema nervoso, con conseguenze come encefalite e meningite (infiammazioni acute, di origine virale, rispettivamente del cervello e delle meningi, le membrane di rivestimento che lo avvolgono).
Nei pazienti anziani in condizioni di salute già compromesse, inoltre, l'influenza può peggiorare il quadro clinico generale, provocando un aggravamento di patologie preesistenti, come quelle respiratorie o cardiovascolari.
Come riporta la circolare del Ministero della Salute, il Centro Europeo per il controllo delle Malattie (ECDC) stima che ogni anno, in Europa, 15.000/70.000 cittadini muoiano per cause associate all'influenza. Il 90% dei decessi si verifica negli over 65, in particolare in quelli che già soffrono di problematiche cliniche croniche.
È quindi essenziale proteggere gli anziani dall'influenza, sia giocando d'anticipo per prevenirla, sia intervenendo nel modo più opportuno se si ammalano. Vediamo come.
Come proteggere gli anziani dall’influenza
Le misure più efficaci per prevenire l'influenza sono la vaccinazione antinfluenzale e l'adozione di alcune abitudini quotidiane di igiene personale e degli ambienti che riducono il rischio di infezione. Analizziamole in modo più approfondito.
La vaccinazione antinfluenzale
Vaccinarsi è la migliore arma contro l'influenza, sia perché aumenta le probabilità di non contagiarsi, sia perché riduce la gravità dei sintomi e il pericolo di conseguenze serie per chi si ammala.
Per questo motivo, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale a tutte le persone ad alto rischio di complicanze e ricoveri ospedalieri legati all'influenza. In questa categoria rientrano gli anziani di età pari o superiore ai 65 anni e chi è a stretto contatto con loro, come familiari, medici e personale sanitario di assistenza.
Il vaccino può essere effettuato gratuitamente anche dalle persone fino ai 65 anni di età affette da patologie che aumentano il rischio di sviluppare forme particolarmente severe di influenza, come le malattie croniche dell'apparato respiratorio, le malattie cardiocircolatorie, il diabete, l'insufficienza renale, i tumori.
La vaccinazione è fortemente raccomandata anche alle persone di età compresa tra i 60 e i 64 anni, che dalla stagione influenzale 2020-2021 possono riceverla in modo gratuito. La circolazione contemporanea dei virus influenzale e SARS-CoV-2, infatti, rende ancora più essenziale vaccinarsi contro l'influenza, anche per facilitare la diagnosi, dal momento che Covid-19 e sindrome influenzale hanno sintomi simili.
Vaccinare gli anziani contro l'influenza: perché quest'anno è particolarmente importante
In un appello congiunto, la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT) e la Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SitI) hanno ribadito l'importanza della vaccinazione antinfluenzale nella stagione 2022/2023, in particolare per le persone più fragili come gli anziani.
Negli ultimi due anni, infatti, a causa dell'emergenza pandemica e dell'adozione di misure di protezione come le mascherine, la circolazione del virus dell'influenza si è ridotta: questo ha portato a un calo dell'immunità naturale nella popolazione. Anche la somministrazione dei vaccini antinfluenzali ha subito una diminuzione, particolarmente preoccupante nelle fasce di popolazione più a rischio: nella stagione 2021/2022, come riporta la SIMG, la copertura degli anziani è diminuita del 7% rispetto alla stagione precedente.
Serve quindi correre ai ripari in vista di una stagione influenzale 2022/2023 in cui, a giudicare dai primi dati sull’andamento dell’influenza nell’emisfero australe, il virus tornerà ampiamente a circolare.
Ecco qualche consiglio pratico per vaccinarsi.
Dove, come, quando fare il vaccino contro l'influenza
Negli anziani, la vaccinazione può essere effettuata gratuitamente dal medico di base o presso i centri vaccinali delle ASL: è sufficiente una sola dose, da somministrare per via intramuscolare nel braccio. È importante vaccinarsi ogni anno, perché i virus influenzali mutano di stagione in stagione e, di conseguenza, la composizione dei vaccini viene aggiornata per renderli efficaci nei confronti dei nuovi ceppi in circolazione. Il periodo più indicato per la vaccinazione è quello tra ottobre e dicembre. Il vaccino è adatto a tutti, efficace e sicuro. Solo in alcune circostanze, per esempio in caso di allergia a uno dei suoi componenti, è controindicato. Per qualsiasi dubbio o domanda, è consigliabile chiedere un parere al proprio medico.
Le buone abitudini quotidiane per prevenire l'influenza
Per proteggere gli anziani dall'influenza è importante adottare alcune abitudini quotidiane che aiutano a ridurre il rischio di contagio. Si tratta di semplici regole di igiene, la cui osservazione è raccomandata alle persone anziane, ai loro familiari e amici e a chi se ne prende cura. Ecco le più importanti:
- lavarsi le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone;
- coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce e lavarsi le mani subito dopo;
- non uscire di casa e isolarsi se si hanno sintomi riconducibili all'influenza;
- evitare il contatto stretto con persone infette;
- in presenza di disturbi simil-influenzali, non frequentare anziani, soprattutto se fragili, per non esporli al rischio di contagiarsi;
- non toccarsi occhi, naso e bocca, perché le mani contaminate possono essere veicolo di trasmissione del virus;
- aprire regolarmente le finestre nei locali in cui si vive o si lavora per assicurare un buon ricambio d'aria ed evitare la permanenza delle particelle virali negli ambienti.
Come trattare l'influenza negli anziani
E se, nonostante le precauzioni adottate, un anziano si ammala? Dai medicinali all'alimentazione, ecco i consigli per affrontare al meglio l'influenza.
La terapia farmacologica
Ai primi sintomi sospetti è bene contattare subito il medico curante, che potrà fornire indicazioni e suggerimenti utili già al telefono e, se lo ritiene opportuno, visitare il paziente per valutare personalmente il suo stato di salute.
Come ricorda l'Istituto Superiore di Sanità, è importante chiedere un consulto soprattutto se il malato, oltre a essere anziano, soffre di patologie croniche, ha un sistema immunitario compromesso o manifesta disturbi che destano particolare preoccupazione, come difficoltà respiratorie o tosse con sangue.
In presenza di sintomi riconducibili sia all'influenza che al Covid-19, il medico potrà raccomandare un tampone antigenico che escluda un'eventuale infezione da virus SARS-CoV-2.
La terapia farmacologica per l'influenza si basa, comunemente, sull'utilizzo di antipiretici per abbassare la febbre. Antibiotici e antivirali non devono essere assunti in autonomia ma solo dietro prescrizione medica. In generale, è bene attenersi scrupolosamente alle cure raccomandate, monitorare i sintomi e l'evoluzione dell'influenza e informare il medico se i disturbi non migliorano o tendono a peggiorare dopo qualche giorno dalla loro comparsa.
Alimentazione sana e acqua: due alleate per favorire il recupero
Per accelerare la guarigione è importante che l'anziano stia a riposo e al caldo e beva molta acqua. Le secrezioni nasali abbondanti e l'aumento della sudorazione, con cui l'organismo cerca di far scendere la febbre, comportano infatti una maggiore perdita di liquidi. Questo può far crescere il pericolo di disidratazione, a cui gli anziani sono già più esposti. Le tisane calde non zuccherate possono essere un'ottima alternativa all'acqua se il malato non la gradisce.
Anche un'alimentazione sana e completa può contribuire a favorire il recupero, perché assicura all'organismo l'energia di cui ha bisogno per contrastare la malattia. È importante scegliere cibi nutrienti, leggeri e digeribili. La verdura e la frutta, da proporre anche sotto forma di spremute e centrifugati, giocano un ruolo cruciale per la loro ricchezza di acqua, vitamine e sali minerali. La vitamina C, in particolare, grazie alla sua azione immunostimolante, è molto utile per aiutare le difese a reagire: si trova in grandi quantità in kiwi e agrumi, ma anche in cavolfiori e broccoli.
Meglio evitare i cibi troppo ricchi di grassi, fritti o cucinati in modo elaborato, che potrebbero rendere difficoltosa la digestione e acuire lo stato di malessere generale.
Come per il trattamento farmacologico, il medico curante potrà consigliare anche l'alimentazione più adatta, suggerendo quanta acqua bere e quali cibi portare in tavola per favorire il pieno recupero nell'anziano.
Febbre negli anziani: quando preoccuparsi?
La febbre, come abbiamo visto, rappresenta una delle manifestazioni cliniche tipiche dell'influenza e, in quanto tale, non deve allarmare. Se, tuttavia, è molto alta o tende a persistere per diversi giorni, è bene informare il medico per individuare tempestivamente eventuali complicanze di cui potrebbe essere il sintomo, come una polmonite.
È però importante non adottare la febbre come unità di misura della gravità dell'influenza.
Gli anziani, infatti, rispetto ai giovani hanno meccanismi diversi di regolazione della temperatura corporea, che tende quindi ad essere più bassa. In questo quadro, come si legge nel Manuale di competenze in geriatria della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), le patologie infettive, che nelle altre fasce di età si presentano in genere con febbre, non di rado nelle persone anziane hanno un decorso atipico, senza febbre.
È quindi essenziale non sottovalutare un'influenza senza febbre, così come è fondamentale avvisare il medico se la temperatura di un anziano sale in modo significativo e improvviso. L'ipertermia, infatti, oltre a essere la spia di una sindrome influenzale potrebbe essere la conseguenza di altre condizioni, per esempio di un forte stato di disidratazione che deve essere prontamente trattato.
I servizi di PrivatAssistenza per aiutare gli anziani a combattere e prevenire l’influenza
Gli anziani sono tra le persone che rischiano di più se prendono l'influenza, ma non sempre possono contare su una rete familiare di sostegno che si occupi della loro salute. Spesso vivono da soli e non sono autosufficienti, quindi un supporto esterno diventa fondamentale, sia per aiutarli a proteggersi sia per garantire loro un'assistenza adeguata se si ammalano.
PrivatAssistenza, prima rete nazionale specializzata nell'assistenza domiciliare ad anziani, malati e disabili con oltre 200 centri in tutta Italia, può rappresentare un valido alleato.
Gli operatori socio-assistenziali del network PrivatAssistenza sono professionisti affidabili, competenti e qualificati a cui è possibile rivolgersi per offrire al proprio caro le cure e il supporto, sia pratico che emotivo, di cui ha bisogno. Una badante o un OSS (Operatore Socio-Sanitario) possono assisterlo in tutte le esigenze quotidiane, fare la spesa, cucinare per lui, assicurarsi che si nutra in modo equilibrato, si mantenga ben idratato e segua puntualmente le terapie prescritte dal medico. Sono quindi figure di sostegno importanti per aiutare l'anziano a superare l'influenza e a tenere lontane le sue complicanze. Affiancandolo nella quotidianità, possono anche giocare un ruolo chiave in ottica preventiva e vigilare su di lui perché adotti tutte le strategie utili per non ammalarsi, per esempio accompagnandolo a vaccinarsi. In caso di necessità, PrivatAssistenza può mettere a disposizione di malati e famiglie anche operatori sanitari, come gli infermieri a domicilio.
I servizi assistenziali di PrivatAssistenza sono tantissimi e permettono di rispondere in modo mirato e personalizzato a qualsiasi esigenza. Hai bisogno di supporto domiciliare per un tuo caro anziano? Contatta il centro più vicino a te per ricevere un Piano di Assistenza Individuale (PAI) su misura.