È ufficiale: anche i diabetici possono mangiare la frutta fresca. Considerata da molti off-limits a causa dell’elevato contenuto di zuccheri, uno studio ci mostra che mangiarla regolarmente riduce sia il rischio di sviluppare il diabete sia l’insorgere di complicanze in chi è già malato.
Lo studio, condotto in Cina su un campione di 500 mila persone, ha seguito per circa sette anni i pazienti registrando i nuovi casi di diabete e le eventuali complicazioni emerse. Dall’analisi dei dati emerge che chi mangia più frutta fresca vede diminuire del 12% il rischio di diabete, mentre in chi ne è già affetto si riduce del 17% il rischio di complicanze micro e macrovascolari.
La ricerca, come ogni indagine scientifica, presenta delle limitazioni. Anzitutto non è facile scindere gli effetti della frutta fresca dalle altre abitudini alimentari e, in secondo luogo, il campione è composto di soggetti asiatici che hanno delle caratteristiche genetiche e uno stile di vita molto diversi dai nostri. Nonostante ciò, anche gli esperti italiani sono concordi nel consigliare l’assunzione di frutta fresca. Il dottor Giorgio Sesti, presidente della Società Italiana di Diabetologia, ci tiene soltanto a precisare che andrebbero evitati quei frutti eccessivamente zuccherini come le banane, i cachi, i fichi e l’uva. Via libera, invece, ad agrumi, fragole, mele e pere. Per quanto riguarda i tipici frutti della stagione estiva, il cocomero e il melone, pur essendo zuccherini posso essere consumati con una certa tranquillità: l’elevata quantità di acqua contenuta al loro interno diluisce la quantità di zuccheri nel sangue. Il dottore consiglia di abbinare alla frutta un cibo che contenga grassi o proteine, come il prosciutto e melone, classico dei classici estivi; in questo modo si rallenterà l’assorbimento dello zucchero diminuendo l’impatto sulla glicemia.
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