Assumere una badante che assista un proprio caro anziano o malato significa non solo individuare la persona giusta, ma anche inquadrarla in modo corretto. Per le badanti, infatti, il contratto nazionale del lavoro domestico prevede vari livelli, che corrispondono a diverse mansioni, responsabilità e stipendi. In questo articolo illustreremo quali sono, spiegando anche le differenze rispetto alle tipologie di inquadramento di una colf, e approfondiremo cosa stabilisce il contratto per ciascuno di essi.
Badante: i livelli di inquadramento e le differenze rispetto alla colf
Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico, che regolamenta il lavoro dei collaboratori domestici, prevede per badanti e colf differenti livelli di inquadramento che dipendono dai diversi compiti di queste figure. In dettaglio:
- la colf è prevalentemente impegnata nella cura della casa e svolge vari lavori domestici, dalla cucina alle pulizie;
- la badante si dedica soprattutto all'assistenza alla persona, aiutandola nell'igiene personale e nella vestizione, preparando e somministrando i pasti, accompagnandola nelle uscite e coinvolgendola in attività ricreative per favorirne la socialità, anche se tra le sue mansioni può esserci anche riordinare e pulire la casa, se l'assistito richiede questo tipo di supporto.
Proprio per la diversa natura dei due incarichi, la colf può essere assunta nei livelli A, B, C o D, riservati ai collaboratori domestici che si occupano della gestione della casa, mentre la badante deve essere contrattualizzata nei livelli BS, CS o DS, dove la “S” sta per “Superiore” e indica proprio l'assistenza alla persona che caratterizza il suo lavoro. Ma quali sono le differenze tra i vari livelli di inquadramento previsti per le badanti?
Livelli di inquadramento badanti: cosa prevede il contratto
L'articolo 9 del contratto collettivo precisa che il livello di inquadramento delle badanti dipende sia dal grado di autonomia della persona da assistere, che può essere autosufficiente o non autosufficiente, sia dalle qualifiche professionali di cui queste figure sono in possesso. Esaminiamo le peculiarità di ciascuno dei livelli previsti:
- il livello BS (B Super) è riservato all'assistente familiare che accudisce una persona autosufficiente, ovvero in grado di svolgere le principali attività relative sia alla cura di sé che alla vita di relazione.
- Il livello CS (C Super) è destinato all'assistente familiare, privo di una specifica formazione, che si prende cura di una persona non autosufficiente, ovvero che ha bisogno di aiuto per provvedere alle sue necessità quotidiane, come mangiare, lavarsi, vestirsi.
- Il livello DS (D Super) è il più alto e viene utilizzato per l'inquadramento di una figura professionale appositamente formata per assistere una persona non autosufficiente. La badante deve essere così inquadrata se ha conseguito un diploma o frequentato corsi di formazione di durata non inferiore a 500 ore per ottenere le qualifiche professionali necessarie allo svolgimento dell'incarico.
Indipendentemente dal livello di inquadramento, alla badante può anche essere richiesto di occuparsi della preparazione dei pasti e della pulizia della casa dell'assistito, se la famiglia ha necessità di questo tipo di aiuto.
Oltre a definire le diverse tipologie di inquadramento, il CCNL regolamenta le condizioni di lavoro della badante, valide per tutti i livelli, come l'orario di lavoro, i giorni di riposo e le ferie che le spettano, il suo diritto a ricevere vitto e alloggio se si tratta di una badante convivente. Il contratto stabilisce anche la retribuzione, che a differenza delle altre condizioni varia a seconda dell'inquadramento.
Badanti: come cambia la retribuzione a seconda del livello di inquadramento
Ai vari livelli di inquadramento delle badanti corrispondono differenti compensi in considerazione del diverso impegno richiesto nell'assistenza alla persona e al possesso o meno di specifiche qualifiche professionali. Sullo stipendio di una badante influisce anche il suo orario di lavoro: può infatti essere assunta a tempo pieno (per un massimo di 54 ore settimanali) o part time (per un massimo di 30 ore alla settimana) a seconda delle esigenze della famiglia.
Come precisa l'articolo 34 del CCNL, la retribuzione della badante è composta da una serie di voci:
- retribuzione minima contrattuale, che viene rivalutata annualmente e che è stata aggiornata il 1° gennaio 2023 con la nuova tabella dei minimi retributivi;
- eventuali scatti di anzianità, che spettano al collaboratore per ogni biennio di servizio presso lo stesso datore di lavoro, fino a un massimo di 7;
- eventuale compenso sostitutivo di vitto e alloggio, se la badante non ne usufruisce;
- eventuale superminimo, nel caso in cui il datore di lavoro decida di corrispondere all'assistente familiare un compenso aggiuntivo rispetto alla retribuzione minima.
Quali sono, dunque, le diverse retribuzioni previste per le badanti a seconda del loro livello di inquadramento? Vediamole insieme:
- un'assistente familiare di livello BS impiegata per 54 ore settimanali percepisce una retribuzione base di 988,90 euro, che scende a 692,25 euro se lavora part time a 30 ore.
- Alla badante convivente di livello CS a 54 ore settimanali spetta una retribuzione base di 1.120,76 euro.
- La badante convivente con una formazione specifica, inquadrata nel livello DS, ha diritto a una retribuzione base di 1.384,46 euro. Solo per questo livello è prevista anche un'indennità di funzione, pari a 194,98 euro, che il contratto riconosce alla badante in quanto figura con adeguate qualifiche per l'assistenza a una persona non autosufficiente.
L'indennità di vitto e alloggio ammonta a 6,47 euro.
A prescindere dal livello di inquadramento, oltre a corrispondere alla badante la retribuzione minima la famiglia che la assume è tenuta al versamento dei contributi assicurativi e previdenziali previsti dalla legge.
Il servizio badante di PrivatAssistenza per un supporto domiciliare su misura e di qualità
Come abbiamo illustrato, gli aspetti da tenere presenti per inquadrare correttamente una badante sono tanti. È importante, prima di tutto, valutare con attenzione le proprie esigenze di assistenza, che cambiano se la persona da accudire è autonoma o non autosufficiente, se ha bisogno di un supporto continuativo oppure part time, se deve essere accudita da una figura specializzata o può essere affiancata da una badante che non possiede particolari qualifiche. Una volta individuato il profilo di assistente familiare di cui si ha bisogno, è essenziale procedere alla sua assunzione nel livello contrattuale adeguato ai compiti richiesti e alle sue qualifiche: questo aspetto è fondamentale non solo per non commettere illeciti, ma soprattutto per far sì che, tra famiglia e badante, si instauri un rapporto di fiducia e rispetto reciproci.
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