Malattie cardiovascolari: cosa fare per proteggersi

23 luglio 2019 Salute e prevenzione
Malattie cardiovascolari: cosa fare per proteggersi

Le malattie cardiovascolari rappresentano un fenomeno estremamente preoccupante per la società, le istituzioni mediche e le organizzazioni governative, a causa della loro alta diffusione e pericolosità.
Diminuirne l’incidenza è sempre più una priorità, consapevoli che la prevenzione sia l’unica cura davvero efficace, trattandosi di patologie quasi sempre conseguenza di invecchiamento e stile di vita.

Le 10 chiavi della lotta alle malattie cardiovascolari:

  • 1 – Informarsi sui rischi. Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nel mondo, senza distinzione tra donne e uomini. L’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (A.N.M.C.O.) afferma che in Italia 240 mila decessi ogni anno (110 mila uomini e 130 mila donne) sono causati da malattie cardiovascolari. I fattori di rischio sono molti: alcuni, come l’età, non possono essere modificati, altri dipendono invece dall’alimentazione e dallo stile di vita. Chi segue uno stile di vita equilibrato, non fuma ed è normopeso, corre naturalmente meno rischi.
  • 2 – Mangiare cibi più salutari. L'alimentazione è un fattore molto importante nel prevenire malattie cardiovascolari. Bisogna sempre mantenere una dieta sana, basata su pesce, frutta, verdura e legumi. È consigliato mangiare pochi grassi saturi, poca carne e moderare il consumo di alcolici.
    I dati dell’Indagine Passi rivelano però che solo 1 italiano su 10 consuma cinque porzioni di frutta e verdura al giorno.
  • 3 – Dimezzare il sale. Il sale contiene grandi quantità di sodio, che può risultare innocuo per la pressione arteriosa, se preso nelle giuste dosi (meno di 2 grammi al giorno). Ma come riportano le “Linee guida per una sana alimentazione italiana” del Crea (ex Inran), in media ognuno di noi ne consuma quasi 10 grammi al dì, il doppio della dose raccomandata. Il problema è anche che la più grande quantità di sale che assumiamo giornalmente si trova nei cibi precotti e in quelli conservati. Leggere le etichette ed evitare il più possibile i prodotti industriali è dunque un fattore decisivo.
  • 4 – Muoversi è fondamentale. Fare attività fisica aiuta il proprio corpo: è sufficiente una passeggiata di 30 minuti ogni giorno per rafforzare il nostro cuore. Non è necessario fare grandi sforzi fisici o sport estremi: ogni attività quotidiana come le pulizie di casa o andare in bicicletta migliora la circolazione.Non solo: muoversi brucia i grassi in eccesso, aiuta a perdere peso e a controllare la pressione arteriosa.
  • 5 – Attenzione al peso. Da alcuni anni sta dilagando, nei paesi più industrializzati, il problema dell’“epidemia di obesità”. L’Italia non è esclusa: più di tre adulti su dieci sono in sovrappeso e anche i bambini e gli adolescenti sono a rischio. Essere in sovrappeso o obesi fa aumentare le probabilità di contrarre ipertensione, ipercolesterolemia e diabete; tutti questi elementi, specie se combinati, aumentano il rischio di ictus e infarti. Bisogna stare attenti anche alla circonferenza vita: la pancia è infatti un indice del grasso chiamato “viscerale”, cioè quello che si accumula tra gli organi interni e che risulta il più pericoloso per il cuore.
  • 6 – Tenere i valori sotto controllo. Conoscere i valori della pressione arteriosa, i livelli del colesterolo, dei trigliceridi e del glucosio è un altro passo da fare per tenere a bada il rischio cardiovascolare. I dati dell’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare rivelano che circa il 40% delle donne e degli uomini con colesterolo alto non sanno di essere ipercolesterolemici. Per questo motivo è fondamentale fare i controlli necessari con regolarità.
  • 7 – Non fumare. Il fumo è il più importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Due sigarette al giorno, infatti, bastano a raddoppiare il rischio di infarto, mentre un anno dopo aver smesso, le probabilità di coronaropatie, infarti e ictus si dimezza rispetto a quello di un fumatore e rientra del tutto dopo dieci anni.  Anche il fumo passivo è pericoloso e aumenta il rischio cardiovascolare. Secondo i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità durante la Giornata Mondiale Senza Tabacco (31 maggio), in Italia il numero di fumatori non accenna a calare, ma è anzi in aumento.
  • 8 – Seguire la terapia A volte non basta cambiare il proprio stile di vita per tenere a bada tutti i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e bisogna ricorrere alla terapia farmacologica, prescritta dal medico. Il paziente, però, deve essere regolare e osservare la massima aderenza terapeutica: solo così i farmaci possono essere efficaci.
  • 9 – Ridurre lo stress È ormai risaputo che una condizione cronica di ansia e stress può condurre le persone ad uno stile di vita non salutare e a portare avanti vizi che incidono in modo negativo sulla salute.Lo stress può però anche alterare direttamente il sistema nervoso e circolatorio, per esempio facendo aumentare la pressione arteriosa e modificando il ritmo cardiaco. Se portati aventi per un lungo periodo di tempo, questi effetti possono danneggiare i vasi sanguigni, predisponendo all’aterosclerosi.
  • 10 – Restare aggiornati sulla malattia Per poter evitare rischi di ogni tipo è importante tenersi informati e aggiornati, tramite gli studi scientifici e le campagne informative che possono aiutarci a riconoscere i segnali precoci di un infarto e di un ictus. La conoscenza è la prima arma di difesa a nostra disposizione contro qualsiasi tipo di malattia, anche quelle cardiovascolari.

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