Per l’assistenza domiciliare di un anziano, un malato o una persona disabile esistono diverse soluzioni per supportare le famiglie. Fra queste, secondo una indagine Censis del 2022, la badante è una delle opzioni preferite dagli italiani.
Si tratta di una figura che ha il compito di accudire le persone non autosufficienti, provvedendo ai loro bisogni primari e aiutandole nello svolgimento delle principali attività quotidiane come mangiare, vestirsi, lavarsi. È dunque un ruolo delicato che va affidato a una professionista dotata di empatia e grande senso di responsabilità.
Dopo aver visto chi è l’OSS (Operatore Socio-Sanitario) e cosa fa l’OSA (Operatore Socio-Assistenziale), in questo articolo approfondiremo quali sono le mansioni della badante, i requisiti necessari per svolgere questo lavoro e le differenze che ci sono fra la sua attività e quella di una colf.
Le mansioni della badante: compiti e responsabilità di questa figura
Le mansioni della badante riguardano principalmente il sostegno della persona assistita, che può essere anziana, disabile, malata o non autosufficiente, per un supporto nella quotidianità. In concreto, la badante cucina i pasti, riordina e pulisce la casa, si occupa dell’igiene dell’assistito, lo aiuta nei movimenti, gli fa compagnia e lo supporta dal punto di vista emotivo.
Fra i compiti principali della badante rientrano:
- la cura dell’igiene personale;
- l’aiuto nella vestizione e svestizione;
- la preparazione e la somministrazione dei pasti;
- l’assistenza nella deambulazione, nell’alzata e nella messa a letto;
- il riordino della casa e la pulizia degli ambienti utilizzati;
- l’accompagnamento nelle uscite e durante le passeggiate;
- il ruolo di compagnia, di sostegno morale e di intrattenimento attraverso attività ricreative, tutti aspetti indispensabili per contrastare, ad esempio, il rischio di solitudine negli anziani;
- la vigilanza durante l’assunzione dei farmaci e lo svolgimento delle terapie eventualmente prescritte, sempre secondo le indicazioni dei familiari e del medico curante;
- la sorveglianza.
Se necessario, le mansioni della badante vanno indicate per iscritto, al fine di evitare mancanze o incomprensioni, soprattutto per quanto riguarda gli orari e le indicazioni per l’assunzione dei farmaci.
Ricordiamo, inoltre, che secondo quanto stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico (CCNL) le badanti possono essere inserite in differenti livelli di inquadramento a seconda delle competenze, del titolo di studio conseguito e dell’esperienza maturata in ambito domestico. Il livello cambia anche a seconda che la badante assista una persona autosufficiente o non autosufficiente.
Cosa non deve fare la badante?
Di contro, la badante non ha compiti sanitari e non può svolgere attività di natura infermieristica, come ad esempio la somministrazione dei farmaci prescritti, le terapie intramuscolari e sottocutanee, le medicazioni e i bendaggi, tutte attività di competenza degli OSSS (Operatore Socio-Sanitario Specializzato) e degli infermieri.
Un aspetto molto importante riguarda la terapia farmacologica prescritta dal medico, che l’assistito segue in autonomia nel proprio domicilio. In questo caso, la badante ha il compito di ricordare i farmaci da assumere e vigilare sulla corretta procedura, ma non deve in alcun modo interferire con iniziative personali o modificare la terapia.
Badante convivente: cosa fa?
Nel caso in cui il soggetto da accudire non sia autosufficiente può essere necessario rivolgersi a un professionista disponibile a trasferirsi presso la sua abitazione. Rientra in questa categoria la badante convivente, ovvero una persona sempre presente nella casa dell’assistito che può diventare il punto di riferimento della famiglia. Questo, tuttavia, non significa che la badante dovrà lavorare h24, ma presterà il proprio servizio quotidiano di assistenza per il numero di ore concordate con la famiglia, alternandole con i momenti di pausa.
Le mansioni della badante convivente non si discostano da quelle tradizionali, e consistono sempre nell’aiuto alla persona, nel riordino della casa, nel fornire compagnia, ecc. Naturalmente, alla badante convivente è richiesta una particolare disponibilità in termini di capacità di ascolto, pazienza e gentilezza, elementi indispensabili per instaurare con l’assistito un legame di empatia e fiducia.
La badante notturna: chi è quali sono i suoi compiti
In alcune occasioni, le famiglie possono avere la necessità di richiedere per il proprio caro un’assistenza domiciliare per la notte: si parla in questi casi di badante notturna. In questa circostanza, l’impegno del professionista è diverso rispetto a quello della badante che lavora durante il giorno. La badante notturna, infatti, non deve preparare i pasti o riordinare la casa, ma ha il compito di vigilare l’assistito durante il sonno, supportarlo se deve alzarsi dal letto e andare in bagno e, in generale, tenergli compagnia e rassicurarlo.
I requisiti necessari per svolgere il lavoro di badante
La normativa non richiede titoli di studio o condizioni specifiche per svolgere il ruolo di badante. In generale, però, è richiesta la conoscenza della lingua italiana, fattore indispensabile per comprendere e farsi capire dalla persona accudita e dai familiari.
Inoltre, considerata la delicatezza del ruolo, alcuni requisiti sono preziosi, ad esempio:
- una forte empatia;
- una buona resistenza fisica;
- una sincera capacità di ascoltare la persona accudita;
- uno spiccato senso di responsabilità;
- una robusta dose di pazienza e disponibilità.
È anche importante che la badante sia in grado di trasmettere gioia e serenità all’assistito, contribuendo in questo modo al suo benessere psicofisico.
Qual è la differenza tra colf e badante?
La badante è un’operatrice molto presente nelle case delle famiglie italiane, per questo può essere talvolta confusa con la colf (abbreviazione di collaboratrice familiare). In realtà, i ruoli di queste due figure sono differenti: mentre la badante ha in prevalenza compiti di assistenza domiciliare di persone anziane, malate, disabili o non autosufficienti, la colf si occupa delle faccende domestiche e si prende cura degli ambienti della casa.
Entrambe le professioni sono regolate dal CCNL del Lavoro Domestico, che definisce le mansioni del settore domestico e individua i livelli di inquadramento ai quali sono agganciati i parametri retributivi.
Per quanto concerne la colf, nei suoi compiti possono rientrare:
- la pulizia e il riordino della casa;
- la preparazione dei pasti, compresa la spesa;
- il lavaggio e la stiratura degli indumenti e della biancheria;
- la cura delle piante e degli spazi verdi (balconi, terrazzi);
- l’assistenza agli animali domestici presenti.
Come si vede dall’elenco, alcune di queste mansioni possono essere svolte anche dalla badante: per questo, per evitare fraintendimenti o incomprensioni, è sempre consigliato definire insieme alla famiglia le mansioni che la badante è tenuta a svolgere, in funzione del benessere dell’assistito e delle sue eventuali esigenze specifiche.
Il servizio badante di PrivatAssistenza
Come abbiamo visto in questo articolo, il ruolo della badante è particolarmente delicato perché investe la sfera privata dell’assistito e delle famiglie. Pertanto la scelta di questa professionista deve essere ben ponderata, avvalendosi di strutture qualificate, in grado di individuare la badante ideale per ciascuna esigenza.
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