L’Operatore Socio-Sanitario (OSS) è una figura preziosa per il sostegno di persone anziane, con patologie o non autosufficienti. Scegliendo di affidare il proprio caro all’assistenza domiciliare svolta da un OSS preparato, la famiglia è sicura di essere affiancata da un professionista in grado di supportare il familiare in modo competente.
In questo articolo vedremo meglio qual è il ruolo dell’OSS nell’assistenza agli anziani, quali sono i suoi compiti in tal senso e quando può essere opportuno scegliere il suo aiuto.
Chi è l’OSS e che formazione ha
I progressi medico-scientifici hanno portato a un allungamento della vita media, d’altra parte l’invecchiamento porta con sé nuove situazioni da gestire, come la presenza di malattie croniche e la perdita di autosufficienza, più frequenti da una certa età in poi. Con il passare degli anni, specialmente in presenza di patologie croniche o invalidanti, le persone potrebbero dunque avere bisogno di assistenza nel quotidiano per far fronte alle proprie esigenze.
Questo tipo di supporto può giungere dall’Operatore Socio-Sanitario, figura che, come abbiamo visto nell’articolo dedicato all’OSS e ai suoi compiti, è stata istituita con l’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2001. Il compito dell’OSS, infatti, è svolgere un’attività finalizzata a soddisfare i bisogni primari della persona, in un contesto sia sociale sia sanitario, favorendone il benessere e l’autonomia.
Chi desidera ottenere la qualifica di OSS deve seguire uno specifico corso di formazione professionale – la formazione è di competenza delle Regioni e delle Province autonome – della durata di 1000 ore, suddivise in lezioni teorico-pratiche e tirocinio. In seguito, l’OSS può lavorare in diversi contesti, ad esempio in ospedali, case famiglia, strutture assistenziali e anche a domicilio, affiancando l’infermiere.
OSS e anziani: compiti e ruoli nell’assistenza
L’Operatore Socio-Sanitario svolge diverse mansioni a supporto degli anziani e delle loro famiglie. Ecco come può assistere la persona e i principali compiti che gli competono:
- gestione dell’igiene dell’anziano, aiuto nel cambio di biancheria e indumenti e nell’espletamento dei bisogni fisiologici;
- preparazione dell’ambiente destinato al pasto, somministrazione del cibo, riordino dell’ambiente e degli strumenti una volta concluso;
- prevenzione delle lesioni da decubito;
- igienizzazione di letto e comodino;
- svolgimento di semplici attività di supporto diagnostico;
- in appoggio o sostituzione dei familiari, e sempre su indicazione del personale preposto, aiuto nell’assunzione corretta dei farmaci prescritti (non si parla di “somministrazione” che spetta solo all’infermiere);
- realizzazione di attività che contribuiscono a mantenere le abilità psicofisiche della persona, di attività di animazione e socializzazione;
- accompagnamento a visite ed esami;
- aiuto nella deambulazione, nell’utilizzo di ausili e presidi, nell'apprendimento e mantenimento delle posture corrette e nella prevenzione del rischio di cadute.
Inoltre, è compito dell’OSS osservare il paziente per individuare tempestivamente bisogni specifici e prevenire condizioni di rischio o danno, così come riferire e condividere con l’équipe che si occupa dell’assistenza eventuali cambiamenti o eventi che potrebbero avere ripercussioni negative sulla persona. È poi importante che l’operatore mostri empatia nell’approcciarsi all’anziano, che si relazioni a lui in modo positivo e utilizzando un linguaggio appropriato.
Quando affidarsi a un Operatore Socio-Sanitario per l’assistenza agli anziani?
Quando si ha un parente anziano non autosufficiente o con una patologia che richiede assistenza, è spesso necessario assicurargli un supporto completo, dall’igiene personale alla preparazione dei pasti, fino all’aiuto nella corretta assunzione dei farmaci. Per un caregiver familiare può trattarsi di impegno difficile da sostenere in autonomia, soprattutto se si ha un’occupazione lavorativa. Senza contare che, come abbiamo visto parlando dello stress del caregiver, non sempre si possiedono le competenze necessarie per fornire un’assistenza adeguata.
Per queste ragioni affidarsi a un OSS si rivela spesso la scelta più efficace perché questa figura è in grado di assicurare il tipo di assistenza di cui l’anziano ha bisogno. Ad esempio, può essere opportuno affidarsi a un Operatore Socio-Sanitario per l’assistenza a domicilio se:
- occorre un aiuto nell’igiene personale della persona, nella preparazione e somministrazione dei pasti;
- serve un supporto per l’igiene dell’ambiente in cui si trova l’assistito;
- l’anziano necessita di affiancamento per la corretta assunzione dei farmaci, la deambulazione, l’apprendimento e il mantenimento di posture corrette;
- è importante attuare interventi che favoriscano la socializzazione, il recupero e il mantenimento delle sue capacità cognitive e manuali;
- la persona deve essere accompagnata a visite mediche ed esami e il familiare non ha modo di farlo.
Il supporto degli OSS agli anziani: perché rivolgersi a PrivatAssistenza
PrivatAssistenza, prima rete nazionale di assistenza domiciliare, da 30 anni fornisce supporto alle persone anziane, con patologie o non autosufficienti attraverso vari professionisti, tra cui gli Operatori Socio-Sanitari.
In base alle esigenze della famiglia, l’OSS può può intervenire presso il domicilio dell’assistito oppure in ospedale, se necessario, garantendo un servizio efficiente, continuativo e competente. Il nostro network permette ai familiari di contare su un aiuto che può affiancarsi alla loro assistenza, creando un forte rapporto di fiducia.
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