L’osteoartrosi – o, semplicemente, artrosi – è una patologia che può riguardare gli adulti e gli anziani. Viene definita anche osteoartrite (soprattutto nella terminologia medica anglosassone) e consiste in una progressiva degenerazione dei tessuti che rivestono le articolazioni, responsabile di dolore e difficoltà nei movimenti. Questa condizione può incidere sul benessere e limitare l’autonomia nella vita quotidiana, soprattutto se all’osteoartrosi si accompagnano una o più patologie concomitanti. Una cura vera e propria non esiste, ma è possibile prevenire e rallentare la malattia.
In questo articolo approfondiremo che cos’è l’osteoartrosi, quali sono i sintomi da non sottovalutare e le possibili terapie.
Che cos’è l’osteoartrosi?
Che si parli di osteoartrosi, artrosi o osteoartrite si indica sempre una malattia della cartilagine che riveste le estremità delle ossa all’interno delle articolazioni. Queste ultime sono strutture mobili che permettono i tanti movimenti che ciascuno di noi, nel corso della vita, compie con parti del corpo come spalle, gomiti, ginocchia, anche.
La cartilagine è un tessuto morbido, ma resistente ed estensibile, che si può comprimere e deformare. Funziona come un cuscinetto ammortizzante, permettendo il movimento e proteggendo i capi articolari (ossia le estremità delle ossa che vanno a formare un’articolazione), evitando che sfreghino gli uni contro gli altri.
Il passare del tempo e l’invecchiamento fisiologico tendono a causare un’usura della cartilagine articolare, che progressivamente si assottiglia, perdendo elasticità e frammentandosi. La sua funzione protettiva si riduce e le estremità delle ossa entrano in contatto, sfregando tra loro: per questo i movimenti diventano sempre più dolorosi e difficili.
Sul tessuto osseo, inoltre, compaiono sporgenze – chiamate osteofiti – che rendono l’articolazione ancora più rigida e che aumentano il dolore durante i movimenti. In alcuni casi, detriti di cartilagine si disperdono all’interno dell’articolazione provocando uno stato di infiammazione che rende l’articolazione calda e arrossata.
Osteoartrosi e anziani, un problema diffuso
L’osteoartrosi è quindi una malattia degenerativa, legata al peggioramento della cartilagine. Inoltre è di tipo cronico perché insorge lentamente e progressivamente, in genere già intorno ai 40 anni. I disturbi iniziano a farsi sentire in età più avanzata, però, quando l’impoverimento della cartilagine articolare peggiora e, di conseguenza, l’attrito tra i capi ossei favorisce la comparsa di una situazione infiammatoria più seria.
Come spiega la Società Italiana di Reumatologia, l’artrosi riguarda, nel nostro Paese, circa 4 milioni di persone. Nel mondo – illustra l’Istituto Superiore di Sanità – colpisce circa il 10% degli adulti e il 50% delle persone con più di 50 anni.
Quali sono le cause dell’osteoartrosi?
L’osteoartrosi è legata, come abbiamo detto, a una progressiva degenerazione della cartilagine dovuta all’età. Esistono però alcune condizioni che possono anticipare la comparsa dei sintomi o renderli più intensi. Vediamo quali sono:
- Traumi piccoli ma ripetuti, come specifici movimenti svolti durante il lavoro o lo sport, che possono causare usura alle articolazioni coinvolte. Per esempio, i tennisti tendono a soffrire di artrosi al gomito.
- Traumi violenti in grado di provocare fratture in seguito alle quali l’articolazione non guarisce perfettamente e diventa più soggetta ad artrosi.
- Difetti nello sviluppo osseo, ad esempio il ginocchio valgo o varo e il piede piatto, perché possono favorire posture scorrette prolungate: queste comportano uno squilibrio del peso su una o più articolazioni, favorendone l’usura.
- L’eccesso di peso, in quanto sovraccarica le articolazioni affaticandole.
Osteoartrosi: quali sono i sintomi?
Sono caratteristici dell’osteoartrosi sintomi come dolore, rigidità e gonfiore delle articolazioni. Vediamo meglio queste manifestazioni una a una.
Il dolore
Solitamente nell’osteoartrosi il dolore compare al mattino appena alzati o dopo un periodo in cui la persona è stata a riposo (per esempio, quando si alza dopo essere stata seduta un po’ a lungo). Non è un dolore continuo, ma compare con il movimento, inoltre è possibile avvertire rumori articolari che somigliano a crepitii e “scrosci” articolari. Tende a diminuire con il riposo e a ricomparire in seguito a sollecitazioni meccaniche. Il clima freddo-umido, poi, in genere è un fattore che determina la comparsa o il peggioramento dei sintomi.
La rigidità
Insieme al dolore, soprattutto al mattino, si avverte rigidità alle articolazioni colpite, con difficoltà a muoversi e sensazione che l’articolazione stessa sia poco stabile e che “ceda” sotto il peso. Questo sintomo di solito si attenua progressivamente facendo movimento, ma può costituire una limitazione seria quando interessa le articolazioni sulle quali grava il peso del corpo, come il ginocchio e l’anca, oppure quelle della mano.
Il gonfiore
Nelle situazioni di osteoartrosi più avanzata, a livello delle articolazioni coinvolte compaiono gonfiore e arrossamento. La zona appare calda a causa dell’infiammazione che coinvolge non solo la cartilagine, ma anche strutture come tendini e liquido sinoviale, una sostanza presente all’interno della cavità articolare che ha la funzione di nutrire i tessuti e di lubrificare le giunzioni.
Altri sintomi dell’osteoartrosi
Quando la patologia colpisce particolari articolazioni possono manifestarsi anche altri sintomi, spesso molto debilitanti, ad esempio:
- se l’artrosi coinvolge le vertebre del collo (si tratta, in questo caso, di artrosi cervicale), queste tendono a sfregare tra loro e possono comprimere alcune fibre nervose: la persona può quindi avvertire nausea, vertigini, nevralgie, e perfino problemi di vista e udito.
- Quando l’osteoartrite riguarda le vertebre della zona lombo-sacrale (la parte bassa della schiena) può verificarsi la compressione del nervo sciatico, che percorre la gamba, con comparsa di dolore intenso alla gamba stessa.
- L’artrosi delle dita può dar luogo alla formazione di noduli e deformità.
Come si diagnostica l’osteoartrosi
L’esame clinico, ossia l’osservazione e la visita del medico, spesso è già sufficiente per riconoscere il disturbo. Per maggiore certezza, tuttavia, si può ricorrere ad altri esami come:
- la radiografia, fondamentale per individuare il danno alla cartilagine articolare, la presenza di osteofiti e il danno subito dall’osso;
- una risonanza magnetica, utile soprattutto per valutare eventuali alterazioni che coinvolgono i tessuti molli, come tendini, legamenti, dischi intervertebrali (se non è possibile effettuare la risonanza, ad esempio a causa di allergia al mezzo di contrasto, è possibile optare per la tomografia computerizzata);
- in caso di artrosi del ginocchio o dell’anca, un’artroscopia: può essere utile per visionare lo stato della cartilagine ed effettuare un prelievo e una biopsia, vale a dire un esame di laboratorio per studiare alterazioni della cartilagine stessa;
- esami del sangue per escludere malattie che possono avere sintomi simili a quelli dell’artrosi come l’artrite reumatoide.
Osteoartrosi: come si cura?
L’artrosi, come tutte le malattie reumatiche croniche, non può guarire ma può essere trattata e rallentata. L’importante è non sottovalutare i sintomi ed evitare il “fai da te”, ad esempio assumendo antidolorifici di propria iniziativa senza un’adeguata prescrizione da parte del medico. I farmaci giusti, invece, abbinati a terapie di supporto, possono alleviare il dolore e la rigidità, migliorando notevolmente la qualità di vita della persona.
Vediamo insieme i principali trattamenti utilizzati nella terapia contro l’osteoartrosi.
I farmaci
È importante chiedere il parere del reumatologo anche per assumere semplici antidolorifici. Questi medicinali, infatti, sono efficaci perché riducono il dolore, ma prima di prenderli è bene tenere conto delle altre patologie di cui può soffrire la persona e delle terapie che già segue, perché in certi casi potrebbero non essere idonei.
Per rallentare l’usura della cartilagine, invece, esistono farmaci chiamati condroprotettori, che proteggono e stimolano la rigenerazione delle cellule che costituiscono l’impalcatura della cartilagine assieme alle fibre di collagene.
La fisioterapia
Esercizi di ginnastica adatti, consigliati dal fisioterapista oppure dal medico, migliorano la circolazione sanguigna e aiutano a sciogliere le rigidità articolari, dando sollievo. Vanno suggeriti caso per caso, a secondo del tipo di artrosi della quale si soffre. Anche cyclette e camminata possono essere di grande aiuto, perché favoriscono la tonicità dei muscoli con ripercussioni positive anche su dolore e rigidità.
La chirurgia
All’intervento chirurgico si ricorre quando l’osteoartrosi è così avanzata che le altre soluzioni risultano inefficaci. Rientrano in questo ambito:
- inserimento di protesi: consiste nel sostituire l’articolazione danneggiata con una artificiale. L’intervento, di solito, si effettua in caso di artrosi del ginocchio o dell’anca: avendo la funzione di sorreggere il peso del corpo, se soggette ad artrosi queste articolazioni comportano notevole disagio e limitazione.
- Trapianto di cartilagine: si procede effettuando un’incisione a livello dell’articolazione da operare; da qui si introducono piccoli strumenti chirurgici che prelevano un campione di cartilagine che viene poi esaminato in laboratorio. Dalla porzione di cartilagine ancora sana, si preleva un campione di condrociti (le cellule che costituiscono la cartilagine) che vengono “coltivati” in laboratorio: circa due mesi dopo, durante un secondo intervento, i condrociti sani vengono innestati sull’articolazione malata, sostituendo poco per volta le cellule danneggiate.
Prevenire l’artrosi è possibile
L’osteoartrosi, tuttavia, non è un destino inevitabile. La si può infatti controllare e ritardarne l’insorgenza attraverso alcuni comportamenti, ad esempio:
- tenere sotto controllo il proprio peso o perdere qualche chilo (seguiti da uno specialista), per evitare di sovraccaricare le articolazioni;
- seguire uno stile alimentare sano;
- assumere ogni giorno una quantità adeguata di liquidi;
- praticare quotidianamente un po’ di esercizio fisico moderato, confrontandosi con il medico rispetto al tipo di attività più adatte alle proprie condizioni fisiche e di salute;
- se necessario, utilizzare bastoni o deambulatori per non sovraccaricare le articolazioni;
- non sottovalutare il dolore che potrebbe essere sintomo di artrosi, ma rivolgersi al medico.
L’assistenza a domicilio in caso di osteoartrosi con PrivatAssistenza
L’osteoartrite è una patologia invalidante e dolorosa per tutti, ma in modo particolare per le persone anziane che possono soffrire di altri disturbi in grado di limitare il benessere e la funzionalità dei movimenti. A questo proposito, uno studio pubblicato nel 2022 su BMC Geriatrics, rileva che gli anziani con problemi di artrosi sono ad alto rischio di andare incontro a una significativa riduzione nelle attività quotidiane e nelle occasioni di partecipazione sociale.
Il dolore e la difficoltà nei movimenti possono quindi impedire a un anziano di uscire di casa in modo autonomo, fare la spesa, incontrare amici, tutte situazioni in grado di aumentare la possibilità di solitudine nella terza età e di eventuali problemi come depressione e cadute dovute ai movimenti limitati e incerti. È quindi importante garantire ai propri anziani un adeguato supporto, in caso di disturbi che, come l’osteoartrosi, rendono difficile la quotidianità.
L’aiuto dei familiari può essere integrato con il servizio di assistenza domiciliare di PrivatAssistenza, rete nazionale specializzata con 30 anni di esperienza. PrivatAssistenza è in grado di supportare anziani e famiglie nella gestione quotidiana di tutte le esigenze legate alla prevenzione e alla terapia dell’osteoartrosi, dalla somministrazione dei farmaci alla fisioterapia a domicilio, fino alla compagnia durante le giornate e l’accompagnamento per lo svolgimento di commissioni e attività fisica.
Tu o un tuo familiare avete problemi di osteoartrosi e vi occorre un aiuto specializzato? Contatta il centro più vicino per sapere di più sui servizi a domicilio di PrivatAssistenza.
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