I sessantenni di oggi sono tendenzialmente attivi, pieni di energia e molto più in forma rispetto a quelli di qualche decennio fa. Esistono tuttavia un serie di acciacchi, dovuti all’inesorabile avanzare dell’età, che diventano più frequenti con il passare degli anni.
Proprio per questo motivo, e per continuare a condurre uno stile di vita attivo e appagante, è bene, oltre a seguire uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta, dedicare un po’ di tempo a controlli medici periodici che, in alcuni casi, possono rivelarsi importantissimi.
Quello di cui si ha bisogno è, dunque, un check-up completo da ripetere periodicamente: è attraverso questi strumenti di prevenzione che si possono ottenere diagnosi precoci su eventuali malattie o condizioni legate all’avanzare dell’età.
Cos’è un check-up?
Con check-up si intendono tutti quegli esami diagnostici, sempre eseguiti su indicazione del proprio medico di base, che hanno lo scopo di individuare in maniera precoce eventuali patologie, andando a valutare in modo approfondito lo stato di salute generale di una persona.
Nello specifico, gli obiettivi sono:
- Individuazione di fattori di rischio di alcune patologie
- Diagnosi precoce di patologie
- Prevenzione di disturbi tipici dell’età
A quali esami sottoporsi?
Dalle patologie cardiovascolari, alla perdita di udito, fino ai problemi ad articolazioni e ossa, sono tante le malattie che colpiscono le persone passati i 60 anni e, in linea generale, gli esami a cui dovrebbero sottoporsi uomini e donne al di sopra di questa età sono:
- Emocromo, per calcolare il numero di cellule corpuscolate nel sangue. L’esame è in grado di fornire indicazioni sul benessere generale del paziente.
- Misurazione della pressione arteriosa, che permette di rilevare anomalie come la pre-pertensione e l’ipertensione, entrambe legate ad un aumento del rischio cardiovascolare.
- Elettrocardiogramma e visita cardiologica, essenziali per monitorare la salute del cuore.
- Trigliceridemia e colesterolemia, utilizzati per misurare il livello di trigliceridi e colesterolo nel sangue e, dunque, fondamentali per individuare il rischio di malattie cardiovascolari come infarto, ictus, coronaropatia e arteriosclerosi.
- Glicemia, per controllare il livello di glucosio nel sangue e individuare così la possibile presenza di diabete mellito.
- Azotemia, creatininemia e uricemia, per calcolare rispettivamente i livelli di azoto, creatinina e acido urico nel sangue, che indicano l’eventuale rischio di sviluppare patologie renali.
- Esame delle urine, importante per indicare non solo lo stato di salute dell’apparato urinario, ma anche lo stato di benessere generale del paziente.
- Visita reumatologica e MOC (mineralometria ossea computerizzata), per stabilire lo stato di salute delle ossa e individuare una possibile predisposizione all’osteoporosi.
- Transaminasi ed enzima gamma GT, per valutare la funzionalità epatica.
- Visita oculistica, per individuare soprattutto presbiopia, cataratta e degenerazione maculare senile.
- Visita audiometrica, particolarmente indicata per stabilire se sia il caso di dotare il paziente di un apparecchio acustico.
Tutti questi esami devono essere effettuati a cadenza regolare.
A questi si aggiunge la necessità, per le donne, di sottoporsi a visite senologiche, una volta l’anno, per individuare precocemente eventuali anomalie, e a mammografia, una volta ogni due anni fino ai 69 anni e una volta l’anno dopo i 70 anni.
All’uomo, invece, viene consigliato di eseguire, a intervalli regolari, una visita urologica.
Ovviamente, resta il fatto che debba essere il medico curante, in ultima istanza, a indicare quali siano gli esami a cui il paziente deve sottoporsi. Questi possono variare da soggetto a soggetto, anche a seconda dell’effettivo stato di salute e della presenza o meno di pregresse patologie.
Se è vero, dunque, che è importante prendersi cura della propria salute ad ogni età, è anche vero che, passati i 60 anni, per rallentare gli effetti del tempo sul corpo e sullo spirito e per affrontare in piena serenità gli anni a venire, lo è ancora di più. Ecco perché sottoporsi ad esami periodici, presso strutture sanitarie o a domicilio, dev’essere un’abitudine irrinunciabile di ogni anziano e per la sua famiglia.