I sintomi del Parkinson e l’assistenza al malato

24 gennaio 2024 Salute e prevenzione
I sintomi del Parkinson e l’assistenza al malato
Il numero di pazienti affetti da Parkinson in Italia è cresciuto negli ultimi 30 anni ed è destinato ad aumentare. Vediamo, in questo articolo, quali sono i numeri e i primi sintomi di questa diffusa malattia neurodegenerativa e i consigli per assistere al meglio il malato.


Una patologia molto diffusa

Il Parkinson è la seconda malattia neurodegenerativa più diffusa dopo l’Alzheimer, con circa 300mila persone colpite in Italia. Il numero di pazienti parkinsoniani è cresciuto negli ultimi anni, una situazione dovuta sia all’invecchiamento della popolazione sia ai progressi nella ricerca, che permettono di aumentare le diagnosi.

Comunemente associato agli anziani, in realtà il Parkinson colpisce verso i 45-55 anni, ed essendo una patologia cronica non mortale sono molti i pazienti anziani affetti da questa patologia. Ma cosa comporta?


La malattia: qualche informazione

La malattia di Parkinson è dovuta alla degenerazione della zona del cervello responsabile della produzione di dopamina e del coordinamento dell’attività motoria. Denominata anche malattia del movimento proprio per i suoi effetti, causa quattro principali sintomi in grado di identificare la presenza della patologia:
  • Tremore
  • Rigidità
  • Instabilità posturale
  • Lentezza nel compiere i movimenti

Tali segnali, a cui si può aggiungere anche la difficoltà di linguaggio, si manifestano spesso in modo estremamente lento, tanto da rendere difficoltoso per il malato stesso riconoscere il cambiamento. Si unisce, a questo fattore, l’impossibilità di agire preventivamente e curare la malattia una volta riconosciuta. Non esiste, infatti, una cura per il Parkinson e la comparsa dei sintomi stabilisce come la degenerazione della malattia sia già avvenuta. Nonostante non esistano farmaci capaci di fra regredire la malattia, sono stati fatti passi avanti nel campo della riabilitazione. Vediamo quali sono le soluzioni.


L’importanza di famiglia e caregiver

Oltre a difficoltà di tipo motorio, che rendono difficoltosa la vita di tutti i giorni, il malato di Parkinson si trova spesso in una situazione psicologica particolarmente fragile. È comune, infatti, che i pazienti affetti dal Morbo affrontino la depressione e la solitudine causate dal ritiro dalla società.

Diventa quindi fondamentale una rete di sostegno, composto da famigliari – quando possibile – e professionisti per garantire al parente parkinsoniano la migliore assistenza possibile all’interno delle mura domestiche.

Anche PrivatAssistenza offre ai pazienti e alle loro famiglie soluzioni e servizi sanitari e socio assistenziali per garantire l’assistenza domiciliare ai malati di Parkinson mediante un supporto a 360 gradi dedicato sia ai malati che ai loro familiari: grazie all’iniziale definizione di un PAI (Piano Assistenziale Individuale) si potranno identificare le figure professionali più appropriate tra operatori socio assistenziali (OSS, badanti, etc…) e operatori sanitari (infermieri, psicologi, fisioterapisti, logopedisti, etc..). L’obiettivo è offrire un servizio di qualità personalizzato in base alle specifiche necessità del paziente e della famiglia.

Per garantire la migliore assistenza domiciliare ai malati di Parkinson, PrivatAssistenza propone servizi continuativi o ad ore, disponibili anche sabato, domenica e nei giorni festivi. Contatta il centro PrivatAssistenza più vicino a te per concordare il miglior percorso di supporto!

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