Con l’avvicinarsi dell’estate, ma anche in altri periodi dell’anno, una famiglia può avere la necessità di sostituire la badante per permetterle di usufruire delle ferie. Il rischio, se non ci si attiva per tempo, è di non riuscire a trovare una figura adatta per coprire questo periodo di assenza, uno scenario che può creare qualche preoccupazione, soprattutto se i familiari hanno difficoltà a prendersi cura direttamente del proprio caro per ragioni logistiche, motivi di lavoro o altri impedimenti.
Come comportarsi, dunque, quando la badante comunica che si assenterà per godere delle ferie maturate? Quali procedure attivare per trovare tempestivamente una sostituta? Ne abbiamo parlato con il Presidente del Consorzio Family Care, del quale fanno parte molti centri PrivatAssistenza.
Il Consorzio Family Care è il primo network in Italia per la ricerca e la selezione di badanti e assistenti familiari per malati, anziani e disabili. Si tratta di una realtà che ha ottenuto l'autorizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali all'esercizio dell'attività di ricerca e selezione di personale, iscritta nell'Albo Nazionale delle Agenzie di Ricerca e Selezione.
Scopriamo, insieme al Presidente del Consorzio, cosa fare quando ci si trova in questa situazione, a chi rivolgersi per sostituire la badante in ferie e cosa prevede il contratto di sostituzione della badante.
Cosa fare quando la badante va in ferie? A chi rivolgersi per sostituirla?
Il servizio badante è un supporto indispensabile per molte famiglie italiane. Pertanto, quando l’assistito necessita di un sostegno continuativo e i familiari non possono permettersi di restare senza assistenza domiciliare, è necessario individuare subito una nuova figura professionale per supplire alla mancanza della badante che si assenterà per ferie.
Le strutture più qualificate che operano nel settore dell’assistenza a domicilio anticipano questa esigenza e garantiscono una sostituzione tempestiva e senza periodi scoperti. PrivatAssistenza, ad esempio, stabilisce che le operatrici del network comunichino alla famiglia la propria assenza con un congruo preavviso in modo da individuare, per tempo, la badante sostitutiva. Ai clienti che manifestano questa necessità assicuriamo sempre una sostituzione, scegliendo una figura adeguata dalla rosa delle nostre collaboratrici domestiche.
La situazione cambia radicalmente, invece, per le famiglie non affiancate da una struttura impegnata nel settore, per le quali ci sono molte probabilità di trovarsi scoperte in questi casi. Come sappiamo tutti, il periodo estivo è molto delicato da questo punto di vista. Può capitare che le badanti si assentino per più settimane consecutive, inoltre l’estate è un momento dell’anno in cui le famiglie stesse spesso vanno in vacanza: quando queste due circostanze coincidono, può generarsi uno scenario critico. In questi mesi “affollati”, dunque, tante famiglie non supportate da una struttura professionale rischiano di restare senza assistenza a domicilio, con tutte le problematiche che ciò comporta.
Molte badanti provvedono in prima persona a trovare una sostituta, magari un’amica o una conoscente, ma in questo caso rientriamo nelle incognite connesse al “fai da te”. Occorre quindi far capire alle famiglie cosa rischiano senza un affiancamento professionale che le segua nella gestione di questa dinamica e di tante altre emergenze che possono capitare durante il rapporto di lavoro.
Quanti giorni di ferie spettano alla badante convivente?
Secondo il “contratto sostituzione riposi”, detto anche “contratto per sostituzione colf e badanti”, previsto dal CCNL Lavoro Domestico, la badante convivente che lavora da almeno un anno presso lo stesso datore di lavoro matura 26 giorni di ferie, indipendentemente dall’orario giornaliero. Si tratta di 2,16 giorni al mese, escluse le festività infrasettimanali e le domeniche.
Non ci sono differenze fra badante convivente e non convivente.
Quando la badante va in ferie è necessario procedere con l’assunzione di un’altra badante?
Assolutamente sì: la badante sostitutiva va assunta con un contratto indipendente e a tempo determinato previsto dal CCNL lavoro domestico e denominato “contratto sostituzione riposi”. Questo contratto prevede le stesse condizioni garantite alla badante da sostituire per quanto concerne inquadramento, orario di lavoro, mansioni, retribuzione e indennità di vitto e alloggio, qualora fosse assunta come convivente.
Consiglio comunque di rivolgersi al centro PrivatAssistenza più vicino per avere informazioni più dettagliate.
Cosa prevede, in concreto, il contratto di sostituzione della badante?
Il contratto introduce la possibilità di sostituire una badante full time che assiste persone non autosufficienti, a prescindere dal fatto che l’operatrice sia convivente o meno.
In particolare la normativa stabilisce che:
- la badante sostitutiva venga assunta con lo stesso livello di inquadramento previsto per la badante principale;
- l’orario giornaliero, le mansioni e la retribuzione della figura subentrante siano i medesimi della badante principale.
Al momento della registrazione del contratto all’INPS bisogna indicare che si tratta di un contratto in sostituzione.
Quali mansioni competono alla badante sostitutiva?
Come anticipato, la badante sostitutiva ha le stesse mansioni della badante in ferie, per cui:
- si occupa della cura e della vigilanza dell’anziano, del disabile o della persona malata, per assicurare il suo benessere psicofisico, garantire compagnia e prevenire le cadute;
- aiuta l’assistito nella vestizione, nei pasti, nell’igiene personale, lo vigila durante l’assunzione dei farmaci e lo svolgimento delle eventuali terapie prescritte, sempre secondo le indicazioni dei familiari e del medico curante, inoltre lo segue in tutte le fasi della giornata, con particolare attenzione all’alzata al mattino e alla messa a letto serale;
- accompagna la persona a fare passeggiate, in occasione di appuntamenti medici o per fare commissioni;
- esegue alcuni lavori domestici come il riordino e la pulizia degli ambienti, la stiratura degli indumenti, la spesa, la preparazione dei pasti.
La retribuzione della badante sostituta è sempre a carico della famiglia?
Si, alla famiglia compete la retribuzione della badante sostituta, oltre a quella della titolare assente per ferie. Quest’ultima, peraltro, se è stata assunta come convivente troverà in busta paga un'indennità sostitutiva, ovvero la cifra corrispondente al vitto e all’alloggio di cui non usufruisce.
Come sostituire la badante durante i riposi settimanali o in caso di malattia?
Se la famiglia ha la necessità di sostituire la badante durante i riposi settimanali, la domenica o in caso di malattia o permessi, valgono le stesse premesse e considerazioni viste prima, così come il medesimo strumento utilizzato, ovvero il “contratto sostituzione riposi”.
È bene ribadire che anche in queste circostanze affidarsi a una struttura qualificata evita i rischi del fai da te, gli imprevisti e le assenze non preventivate a cui si potrebbe andare incontro agendo da soli: trovarsi in una condizione di incertezza o senza il supporto improvviso della badante è pericoloso sia per la salute del proprio caro sia per l’equilibrio dei familiari.
I centri PrivatAssistenza hanno tutti gli strumenti e le competenze che servono per far fronte a ogni necessità delle famiglie, dalla gestione delle ferie e dei permessi delle badanti, ai contrattempi che possono capitare durante il rapporto di lavoro. Inoltre, le collaboratrici messe a disposizione da PrivatAssistenza sono tutte assicurate e questo rappresenta un ulteriore sgravio della pressione emotiva a carico dei familiari.
Chi si affida a PrivatAssistenza per il servizio badanti potrà fare riferimento al centro per qualsiasi esigenza collegata all’assistenza del proprio caro, ad esempio per:
Come opera il Consorzio Family Care?
Il Consorzio svolge l’attività di ricerca e selezione badanti ed è stato costituito per supportare le famiglie in un momento molto delicato nel quale occorre un’analisi accurata sia dei bisogni dell’assistito sia delle attitudini delle collaboratrici candidate.
Attingendo al nostro ampio database, attraverso uno screening approfondito dei curricula delle badanti, verifiche di persona e accertamenti presso le famiglie in cui la badante ha lavorato in precedenza, possiamo individuare la figura più compatibile con le esigenze della persona da accudire. Si tratta di un’attività determinante anche per prevenire incomprensioni ed eventuali problematiche che potrebbero sorgere in futuro.
Oltre a questo servizio, il Consorzio Family Care supporta le famiglie per tutte le altre necessità legate all’assistenza domiciliare, come ad esempio la sostituzione della badante per il riposo settimanale e, come abbiamo visto, per le ferie estive.
Chi fosse interessato a questo servizio può contattare il centro PrivatAssistenza più vicino per ricevere tutte le informazioni necessarie.
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