Si presenta come una deformazione dell’unghia del piede e, oltre al problema estetico, provoca fastidio quando si calzano le scarpe, rendendo difficile il movimento. Parliamo dell’onicogrifosi, un disturbo che causa ispessimento e incurvatura delle unghie dei piedi.
A soffrirne sono prevalentemente gli anziani che, per cause secondarie o di tipo congenito, vanno incontro a una crescita anomala dell’unghia, che in molti casi assume la caratteristica forma di un uncino.
Quali sono i fattori all’origine del problema e come si interviene per curarlo? In questo articolo risponderemo a queste domande parlando dell’onicogrifosi, delle sue cause e del trattamento che richiede.
Perché le unghie degli anziani diventano spesse e deformi?
All’origine dell’onicogrifosi c’è un’alterazione della crescita che interessa lo strato più esterno dell’unghia, la lamina. A causa di questa condizione l’unghia va incontro a un anomalo aumento di spessore e tende a incurvarsi lateralmente, crescendo in modo disomogeneo tra i due lati fino a sviluppare una forma a gancio o ad artiglio, con la punta rivolta all’ingiù. Spesso, inoltre, le unghie colpite da onicogrifosi appaiono di colore giallo-bruno.
Nei casi in cui l’aumento di spessore avviene in modo uniforme, invece, dunque senza deformazione, siamo in presenza di un disturbo noto come onicauxi.
Quali fattori sono all’origine dell’onicogrifosi?
Questa deformazione colpisce prevalentemente l’unghia dell’alluce (ma può interessare anche altre dita) ed è spesso indotta da fattori quali:
- microtraumi ripetuti, talvolta provocati da scarpe strette o scomode;
- lesioni causate da urti violenti a carico dell’unghia;
- posture scorrette prolungate;
- carenze nutrizionali.
Sebbene le unghie spesse e deformi possano interessare anche i giovani, come ad esempio i calciatori, che sottopongono le unghie allo stress dei ripetuti calci al pallone, è nella popolazione anziana che questo problema si manifesta con maggiore frequenza.
L’onicogrifosi in alcuni casi può essere un disturbo congenito, ma spesso si manifesta in correlazione ad alcune situazioni patologiche, tra cui:
- psoriasi;
- ittiosi, una malattia genetica che porta alla desquamazione della pelle;
- tricofizia, un’infezione cutanea causata da funghi del genere Tricophyton, che nell’uomo si manifesta con chiazze tondeggianti in cui la pelle appare desquamata;
- infezioni delle unghie, come ad esempio l’onicomicosi, dovuta all’azione di un fungo;
- deviazioni ossee provocate da artrosi o alluce valgo, una condizione che provoca lo spostamento della base dell’alluce verso l’esterno e la deviazione della punta verso le altre dita;
- dermatite da stasi, un’infiammazione determinata dal ristagno di liquidi che porta a desquamazione e prurito alla cute degli arti inferiori;
- diabete;
- neuropatia periferica, malattia spesso correlata al diabete, che interessa il sistema nervoso periferico;
- disturbi circolatori come vene varicose, tromboflebiti, aneurismi.
Spesso, poi, nelle persone in età geriatrica l’insorgenza di questo disturbo è legata a una scarsa cura dei piedi. È possibile, infatti, che l’anziano non sia in grado di provvedere personalmente al taglio delle unghie per motivi connessi a difficoltà di movimento o perché tende a trascurarsi, a causa di uno stato di depressione legato alla solitudine, per esempio.
Una scarsa igiene prolungata per diverso tempo può esporre le unghie al rischio di onicauxi, che può degenerare in onicogrifosi.
Come viene diagnosticata l’onicogrifosi?
La diagnosi di questo disturbo avviene attraverso l’osservazione fisica da parte dello specialista e non richiede esami specifici. In alcuni casi può essere necessario inviare in laboratorio un campione di tessuto dell’unghia per sottoporlo a esame istologico ed escludere la presenza di tumori benigni, come l’esostosi subungueale, o maligni, come il carcinoma a cellule squamose dell’unghia.
Complicanze dell’onicogrifosi
Le unghie spesse e deformi risultano molto fastidiose: anche una lieve pressione può scatenare reazioni dolorose, tanto che chi ne soffre spesso non riesce a calzare le scarpe e fa fatica a camminare.
In alcuni casi questo disturbo può sfociare in onicofosi, cioè la formazione di un callo sotto l’unghia che provoca dolore e costringe l’anziano a camminare zoppicando. Inoltre, se l’unghia ispessita non viene trattata, crescendo e deformandosi potrebbe provocare problemi al dito adiacente.
Come trattare le unghie spesse nei soggetti geriatrici?
Prima di osservare da vicino il trattamento delle unghie spesse e deformi è bene precisare che la prevenzione di questo disturbo, quando non legato a una malattia preesistente, passa anche attraverso la regolare cura delle unghie. Come abbiamo visto, l’onicogrifosi è una degenerazione dell’onicauxi, una condizione legata a un'eccessiva crescita dello spessore dell’unghia: affinché questa tendenza non sfoci nell’unghia ad artiglio è bene cercare di tenere le unghie corte e ben curate, chiedendo, se necessario, l’aiuto di un esperto.
In generale, che si tratti di un anziano allettato o di soggetti ancora autosufficienti, sarà opportuno predisporre un pediluvio quotidiano usando saponi antibatterici ed eventualmente antimicotici neutri, e avendo cura di tenere i piedi in ammollo in acqua tiepida per igienizzare le unghie spesse.
Dopo il risciacquo con acqua pulita e all’asciugatura (facendo attenzione agli spazi tra le dita) si procede alla cura delle unghie usando specifiche forbici con la punta arrotondata, tagliaunghie, lime e bastoncini in legno per le cuticole.
Se il processo di deformazione dell’unghia è già in atto, invece, è molto importante evitare il contatto tra le dita: una soluzione in tal senso può essere posizionare dell’ovatta tra un dito e l’altro. Sconsigliato l’uso di scarpe che portino le dita troppo a contatto con l’unghia colpita da onicogrifosi: il rischio, infatti, è che vengano a crearsi dolorosi sfregamenti.
Come si trattano le unghie colpite da onicogrifosi?
Per il trattamento delle unghie ispessite a causa dell’onicogrifosi non c’è una cura farmacologica efficace. Quando questa condizione è correlata a una patologia specifica è necessario agire con una terapia mirata, ma negli altri casi bisognerà valutare la situazione nella sua specificità per intervenire sull’unghia compromessa. In generale, l’intervento sull’unghia prevede la riduzione dello spessore attraverso l’uso di frese specifiche che permetteranno a quest’ultima di tornare a una condizione di normalità.
In alcuni casi, invece, si procede con l’asportazione chirurgica per evitare una ricrescita deforme.
È molto importante non accorciare o tagliare l’unghia ispessita da soli perché la deformazione intacca anche il letto ungueale (la parte di pelle che si trova sotto la lamina) che è particolarmente ricco di capillari: un intervento improprio, o effettuato da mani inesperte, oltre che essere molto doloroso rischia di provocare un abbondante sanguinamento. Ecco perché è necessario rivolgersi a un podologo che, attraverso l’uso di strumenti idonei, interverrà nel modo più giusto e seguirà il paziente anche nelle fasi successive al trattamento.
Il ruolo del podologo nella cura delle unghie e del piede degli anziani
Il podologo è una figura che si occupa delle problematiche legate ai piedi a 360 gradi: oltre a trattare patologie dermatologiche localizzate come ipercheratosi cutanee, onicogrifosi, micosi delle unghie e verruche, affianca il medico specialista nell’attività di prevenzione e cura di deformazioni e alterazioni funzionali derivanti da patologie reumatiche e ortopediche, e nel trattamento dei disturbi localizzati dovuti a malattie come il diabete: è il caso del piede diabetico, che provoca un deterioramento dei tessuti degli arti inferiori.
Tra le competenze del podologo ci sono anche la progettazione e la realizzazione di plantari senza il bisogno di prescrizione medica, a differenza di quanto accade per i tecnici ortopedici.
Il ruolo di questa figura è particolarmente importante nella gestione della cura dei piedi negli anziani poiché, oltre a eseguire i principali trattamenti terapeutici, li stimolerà a seguire una routine quotidiana offrendo consigli come:
- curare regolarmente taglio e igiene delle unghie, affidandosi a mani esperte;
- idratare la cute per prevenire le conseguenze dell’eccessiva secchezza, come micro tagli e spaccature;
- usare scarpe traspiranti e adatte alla conformazione del piede.
Il servizio di podologia a domicilio di PrivatAssistenza
La salute dei piedi è un elemento chiave per il benessere delle persone anziane che, più di altre fasce della popolazione, sono esposte a disturbi come unghie spesse e onicogrifosi: ecco perché curare i piedi regolarmente è un tassello importante nella loro routine quotidiana e sono tante le famiglie che necessitano di un aiuto esperto per i propri cari.
Su questo fronte un contributo prezioso arriva da PrivatAssistenza: la rete di oltre 200 centri distribuiti su tutto il territorio nazionale rappresenta un punto di riferimento per gli italiani e offre personale altamente qualificato in grado di garantire assistenza domiciliare ad anziani e disabili.
Tra le figure specializzate messe a disposizione dai nostri centri c’è anche il podologo a domicilio: dopo aver effettuato una visita direttamente a casa del paziente per valutare le diverse esigenze, questo professionista organizzerà interventi di podologia riabilitativa post traumatica o post chirurgica, trattamenti ortesici del piede o finalizzati alla cura delle patologie ungueali.
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