Vaccini, alleati dei soggetti a rischio influenza
Secondo i medici, il vaccino è l’arma più potente, sicura ed efficace che abbiamo a disposizione per combattere l’influenza.
Il vaccino, che deve essere ripetuto annualmente per via del continuo ricambio dei virus influenzali, non può però aiutarci a combattere altri malanni di stagione, come febbre e raffreddore, causati da altri ceppi che differiscono dall’influenza.
A chi è consigliato vaccinarsi?
Il vaccino è consigliato e somministrato gratuitamente a tutti i soggetti appartenenti alle categorie a rischio, ovvero a quelle persone che potrebbero presentare serie complicanze a causa dell’influenza.
A livello europeo i principali destinatari del vaccino antinfluenzale vengono identificati come segue:
- 1. Over 65
- 2. Bambi dai 6 mesi di vita fino ad adulti entro i 65 anni affetti da malattie che aumentano il rischio di complicanze conseguenti un’influenza
- 3. Donne in gravidanza all’inizio della stagione influenzale
- 4. Donatori di sangue
- 5. Personale medico e sanitario
- 6. Familiari di soggetti a rischio
- 7. Bimbi e adolescenti in cura con acido acetilsalicinico, a rischi Sindrome di Reye in caso di infezione intestinale
- 8. Lavoratori di servizi pubblici di interesse collettivo primario e categorie di lavoratori
- 9. Lavoratori a contatto con animali potenziale fonte di virus influenzali non umani
- 10. Tutti coloro che sono ricoverati in strutture di lungodegenza
A chi è sconsigliato vaccinarsi?
Il vaccino, seppur contenendo piccolissimi frammenti di virus, è assolutamente sicuro.
Resta tuttavia controindicato per:
- 1. Coloro che hanno manifestato reazioni allergiche a precedenti somministrazioni di componenti del vaccino
- 2. Lattanti sotto i sei mesi
- 3. Coloro che stanno affrontando la fase acuta di una malattia. In questo caso è preferibile attendere il decorso della malattia per procedere con il vaccino.
Occhio alle bufale!
Alcune persone credono di non potersi vaccinare in presenza di determinate condizioni che, in realtà, non costituiscono un reale pericolo.
Ecco alcuni falsi miti sul vaccino da smentire. Nei seguenti casi è infatti possibile vaccinarsi:
- 1. In caso di allattamento
- 2. In caso di somministrazione di altri vaccini
- 3. In caso di utilizzo di cortisonici
- 4. In caso di allergie all’uovo con manifestazioni non anafilattiche
- 5. In caso di infezioni acute di lieve entità
- 6. In caso di immunodeficienze congenite o acquisite (es. HIV)
Come e quando vaccinarsi?
Per somministrare il vaccino basta un’iniezione intramuscolare: nel deltoide per gli adulti e nella coscia per i bambini. Nonostante il periodo migliore per farlo sia da ottobre a dicembre, in caso di soggetti a rischio è comunque preferibile vaccinarsi anche se in ritardo rispetto alle indicazioni.
Per ulteriori informazioni, non esitate a rivolgervi al vostro medico curante o alla vostra ASL di riferimento.