Il Covid ha costretto tutti noi a stare in casa il più possibile.Tra le persone a cui è stato maggiormente consigliato, come sappiamo, troviamo anziani e soggetti più fragili, ovvero coloro per i quali il pericolo di conseguenze drastiche in caso di contagio è maggiore.
Allo stesso tempo, per le case di riposo e le strutture assistenziali, il problema che si pone è l’inverso: evitare che le persone entrino e portino con loro il virus. Così, per risolvere questo problema, le visite ai parenti sono state fortemente limitate.
In entrambi i casi, la conseguenza è stata un sentimento generale di solitudine, amplificato dalla loro grande sensibilità.
La tecnologia per ridurre le distanze
Per risolvere questo problema, alcune strutture hanno pensato di attivare un servizio di videochiamate per permettere agli ospiti di parlare e interagire con amici e parenti anche a distanza.Inoltre, oltre a poter chiamare, gli anziani possono anche mandare messaggi per raccontare le loro attività quotidiane. Per comunicare, sono sufficienti un tablet, WhatsApp e la connessione a Internet.
Come funziona
Gli operatori, dopo aver inserito nel tablet i numeri telefonici, pianificano insieme agli anziani le fasce orarie da dedicare alle chiamate. Inoltre, queste strutture hanno attivato anche le liste broadcast: non si tratta di gruppi, bensì dell’invio simultaneo dello stesso messaggio a più persone, le quali lo ricevono individualmente.
Grazie a questa funzione, gli operatori possono inviare aggiornamenti e informazioni sulle attività in corso all’interno della struttura, non solo tramite messaggi di testo ma anche con file multimediali o pdf.
Non sarà certamente la stessa cosa, ma sicuramente è meglio di niente: la speranza è che sempre più strutture offrano queste possibilità, cercando di far sentire anziani e famigliari il più possibile vicini anche da lontano.