Assumere una badante, che sia convivente o a ore, richiede il rispetto scrupoloso di quanto previsto nel Ccnl dei lavoratori domestici. Se da un lato le parti sono piuttosto libere nel negoziare le condizioni contrattuali, dall'altro ci sono una serie di criteri fissi non modificabili. Ad esempio, non è possibile concordare uno stipendio al di sotto dei minimi contrattuali previsti dalla legge e in caso di convivenza il datore di lavoro deve provvedere a vitto e alloggio. È importante mettere nero su bianco il più possibile, anche rispetto al pagamento: non è un obbligo, ma permetterà alla famiglia dell'assistito di tutelarsi in caso di controversie.
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Nel momento in cui si assume la badante, occorrerà definire tutte le voci del contratto: la retribuzione, la durata, il livello di inquadramento, i permessi, gli orari, le mansioni e l’alloggio. Tutto questo andrà messo per iscritto nella lettera di assunzione, che deve essere più specifica possibile per evitare future contestazioni. Da notare bene, poi, che la normativa può mutare.
Assumere una badante: i documenti necessari
Al momento dell’assunzione, la badante deve consegnare al datore di lavoro la copia di un documento d’identità personale valido, del Codice Fiscale, di eventuali diplomi o qualifiche professionali e documenti assicurativi e previdenziali. Sono richiesti documenti aggiuntivi se il lavoratore è minorenne, cittadino comunitario o neocomunitario, residente all’estero o extracomunitario in possesso del permesso di soggiorno.
Oneri e scadenze a carico del datore di lavoro
La famiglia ha l’obbligo di rispettare moltissime scadenze, senza lasciare nulla al caso: ad esempio, se la badante è convivente, è necessario comunicarlo anche alla Questura o all’autorità di pubblica sicurezza del proprio Comune, e molte altre adempienze.
I doveri della badante sono principalmente quattro, e vanno fissati fin da subito in modo chiaro e preciso, possibilmente per iscritto: prendersi cura della persona assistita, tenere ordinata e pulita la casa, preparare i pasti secondo le indicazioni ricevute dai familiari o dal medico e mettere all’assistito pannoloni e altri ausili de necessari.
Durante l’assunzione di una badante, è importante non trascurare alcun passaggio. Ad esempio, per la mancata o ritardata comunicazione all’INPS, il datore di lavoro dovrà versare una sanzione da 200 a 500 euro al centro dell’impiego, mentre si varia dai 1500 ai 12000 euro per lavoratori irregolari. È poi possibile che le sanzioni non siano solo di tipo amministrativo, ma anche penale, come accade ad esempio quando la badante non ha un regolare permesso di soggiorno.
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