Covid-19: nuovi servizi gratuiti per non lasciare soli anziani e persone non autosufficienti. A casa e in ospedale il personale di Privatassistenza ha adeguato i propri standard di servizio per restare accanto alle famiglie. Intervista al responsabile del Centro Privatassistenza di Rimini Sud, Dott. Giuseppe Chiusano, che ci spiega come Privatassistenza garantisce standard di servizio e sicurezza per i servizi di assistenza domiciliare ad anziani, malati e disabili su tutto il terriotrio di Rimini Sud e comuni limitrofi.
Privatassistenza, da oltre 20 anni punto di riferimento per le persone e le famiglie in Italia con oltre 220 centri che erogano servizi domiciliari e ospedalieri, ha adeguato i propri standard di servizio sul territorio per venire incontro alle esigenze di anziani e persone non autosufficienti in questo delicato periodo di emergenza. Il personale autorizzato di Privatassistenza, inoltre, può assistere le persone sia a casa che in ospedale.
Il Responsabile dei Centri Privatassistenza di Rimini Nord e Rimini Sud, il Dott. Giuseppe Chiusano, racconta come le cooperative stanno affrontando questo momento:
“Tenendo chiuso i centri, riducendo al minimo indispensabile la visita domiciliare, ma garantendo comunque servizi e reperibilità telefonica h24. Senza dubbio la domanda in generale è calata, così come è calata la disponibilità di operatori, la prima è calata perché la gente è a casa e per le situazioni dove ci sono malati cronici i familiari hanno più disponibilità di tempo, la seconda soprattutto per paura.”
Quali servizi riuscite a garantire?
- “Quasi tutti, direi tutti, con qualche difficoltà in più rispetto al solito per la fisioterapia, ed occasionalmente per le prestazioni infermieristiche, sono aumentate rispetto a prima ed abbiamo alcuni infermieri a casa in quarantena. Tutti i nostri operatori sono dotati di dispositivi di protezione individuale per lavorare in completa sicurezza ”
Quale servizio va per la maggiore?
- “Come sempre l’assistenza domiciliare di base svolta da OSS, anche se la parte ospedaliera è ormai ridotta a zero dopo una prima fase in cui era persino parsa aumentare. Questo perché con le misure più restrittive introdotte da circa quattro settimane non si può quasi accedere e gli OSS non ci andrebbero comunque volentieri”
Siete un’alternativa a Case di Risposo o Ospedali, si potrebbe dire.
- “Per quanto riguarda le case di riposo si inizia a vedere da parte delle famiglie una certa preoccupazione che credo dovremmo cavalcare con un posizionamento specifico del nostro marchio e della nostra attività.”
Riuscite ancora a erogare i servizi e dare supporto in Ospedale?
- “Salvo poche eccezioni no, nel pieno dell’emergenza le direzioni sanitarie hanno demandato ai reparti ove in pratica è la caposala che decide se l’assistenza può stare oppure no, e nelle ultime settimane ha prevalso dappertutto la tendenza a non far entrare nessuno, anche nei reparti covid-free”
Riuscite sempre a trovare operatori socio-sanitari e infermieri?
- “Senza dubbio in 4 anni di attività da questo punto di vista questo è il momento con maggiori criticità.”