I pazienti affetti da Parkinson possono avere spesso difficoltà nel parlare. Questo problema deriva da un fattore principale, ovvero l’impossibilità di coordinare nel modo corretto i muscoli utilizzati durante tre fasi: la respirazione, l’emissione dei suoni e la deglutizione; i problemi nel deglutire causano, a loro volta, diverse complicazioni come l’indebolimento del volume della voce, la difficoltà nello scandire le parole, la comparsa di esitazioni e ripetizioni.
Tutti questi ostacoli si possono affrontare e superare grazie all’aiuto di amici e parenti, che possono venire incontro al malato seguendo i sei consigli degli Esperti dell’Associazione Italiana Parkinsoniani e dalla Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson:
- 1. Portare pazienza Non bloccate il paziente anche se sta avendo problemi o esitazioni, lasciategli tutto il tempo necessario mentre cerca di parlare.
- 2. Guardatelo negli occhi Cercate di prestare attenzione mentre il paziente sta parlando; sedetevi di fronte e guardate il movimento delle labbra così da comprendere con più facilità quello che sta dicendo.
- 3. Dimostrategli che state capendo Fate sapere al paziente che state comprendendo l’argomento di cui sta parlando con un cenno della testa o ditegli “sì”. Se non vi è chiaro qualcosa, non abbiate timore di dirglielo: potete aiutarlo ripetendo ciò che avete capito e chiedendogli di proseguire da lì.
- 4. Spronatelo Incoraggiatelo ad alzare il tono di voce e a utilizzare frasi più corte possibili, così da sforzarsi meno ed essere più comprensibile. Nel caso sia in difficoltà, chiedete di riformulare la frase da capo: scegliere parole differenti potrebbero aiutare a rendere più chiaro ciò che il paziente vuole dire. Chiedetegli anche di scandire parola per parola e ripetetele insieme.
- 5. Scrivere aiuta il linguaggio Anche scrivere può essere utile: se il paziente non ha difficoltà nello scrivere può utilizzare carta e penna. Se il Parkinson ha fatto diventare la scrittura del paziente poco leggibile si possono adoperare metodi alternativi, come il tablet o il pc.
- 6. Consultate anche un professionista Un logopedista professionista è in grado di valutare meglio le difficoltà del paziente: consultatelo senza paura per trovare un trattamento specifico che possa aiutare chi soffre della malattia nel migliore dei modi.