Ci sono gesti che trascendono le spiegazioni scientifiche, ci sono legami che resistono alla forza della malattia. Anche quando tutto sembra scomparso, qualcosa rimane, qualcosa ricorda, nonostante la mente sembri non farlo più. Lo dimostra uno scatto che ritrae le mani di un'anziana coppia strette l'una nell'altra, catturato dalla figlia.
Lynne aveva portato i genitori in ospedale, per sottoporre il padre, malato di cancro, a una serie di controlli. A farle compagnia in sala d'attesa c'era la madre, in realtà inconsapevole del perché si trovassero lì. Era trascorso molto tempo da quando avevano scoperto che la donna era affetta da Alzheimer, i momenti di lucidità erano ormai rari e nella maggior parte del tempo la signora Walter non era più in grado di riconoscere i propri cari e capire cosa stesse facendo.
Eppure, mentre il marito si trovava sul letto di quell'ospedale, a un tratto la donna si è trascinata con la sedia a rotelle al suo fianco, ha avvicinato la mano a quella di lui e l'ha stretta. La figlia Lynne si è ritrovata inaspettatamente spettatrice di un momento intimo, delicato, unico. Silenziosamente ha scattato una foto col cellulare, cercando di non disturbarli.
La donna ha pubblicato lo scatto su Facebook, condiviso da migliaia di persone.“Queste sono le mani dei miei genitori", si legge nella didascalia, "Mio padre ha il cancro e mia madre l’Alzheimer. Avevo portato lui in ospedale per dei controlli e mentre aspettavamo che entrasse mia madre, che non poteva ricordare dove ci trovassimo, mi ha donato un ricordo prezioso. Si è avvicinata con la sedia a rotelle verso mio padre e ha afferrato la sua mano".
Per Lynne non ci sono dubbi: quel gesto dimostra che i ricordi non sono del tutto scomparsi dalla madre, che la malattia non ha annullato il suo passato e soprattutto non ha annullato l'amore per il padre. "Lei non poteva sapere dove fossimo e perché ci trovassimo in quel posto", continua, "ma il suo cuore ha ricordato e quelle mani mostrano la forza del loro amore”.