Il percorso formativo di "umanizzazione delle cure" si è svolto tra aprile e giugno, suddividendo i contenuti nell'arco di 3 giornate formative da 8 ore cadauna e un test di verifica finale composto da 25 quesiti. L'attività rivolta principalmente a Infermieri, Operatori Area Riabilitativa, Educatori, OSS e ASA è stata organizzata in gruppi composti da professionalità eterogenee ma aggregati con una logica che ne sfrutta competenza e multidisciplinarietà, per massimizzare la discussione di casi specifici. In aggiunta a questi partecipanti hanno presenziato alla formazione anche personale d’ufficio, coordinatori delle aree assistenziali e uditori esterni con competenze inerenti le tematiche affrontate. Il parco docenti si è alternato durante le varie giornate formative, ciascuno per la sua professionalità specifica. È stato anche attivato un servizio di tutoring tra le diverse aule per garantire la qualità formativa, la connessione degli argomenti e la reale comprensione dei partecipanti. Nelle sessioni formative erano sempre presenti congiuntamente formatori esperti nell’ambito domiciliare e formatori esperti nell’ambito della relazione di aiuto. Gli argomenti, all'interno delle 3 giornate formative, sono stati sviluppati e articolati così di seguito: 1° GIORNATA | Umanizzazione delle cure: cos’è e cosa significa farla a domicilio - La presa in carico olistica: la raccolta dei bisogni dell’intera famiglia - Entrare in casa: pregiudizi e sguardi - Qual è il metodo di presa in carico complessa. Analisi di casi complessi e loro gestione. - Le competenze relazionali nel lavoro di cura a domicilio - L’autodeterminazione della persona nel suo percorso di cura e come l’operatore può affiancare la persona - La riclassificazione delle Cure Domiciliari in Lombardia, le nuove procedure e i nuovi protocolli - Che valore portiamo a noi e agli altri con il nostro modo di lavorare 2° GIORNATA | La Relazione come strumento di cura - La gestione del conflitto: - La pratica del confine sano nella relazione - L’osservazione dei propri agiti comunicativi verso una maggior consapevolezza di sé a favore di nuove e più̀ efficaci scelte relazionali. - Confronto e discussione di casi complessi a domicilio - Il rischio clinico, casi specifici a domicilio 3° GIORNATA | La comunicazione nell'ambito della cura In questo scenario complesso – nel quale la tecnica è necessaria ma non sufficiente – riconoscere la Parola come strumento imprescindibile nella relazione di cura, è parte integrante di un percorso di presa in carico completa dei bisogni della persona. Il valore delle competenze trasversali e “soft” nella presa in carico sanitaria del paziente, la loro valorizzazione e l’allenamento necessario.