Un anziano su cinque delira in ospedale

30 aprile 2019
Un anziano su cinque delira in ospedale

Agitazione, allucinazioni, sonnolenza e incapacità di concentrazione sono solo alcune delle sintomatologie che si presentano nel “delirium”, una condizione acuta simile, per alcuni aspetti, alla demenza. Una recente ricerca per lo studio di questo fenomeno ha constatato che un over 65 su cinque presenta i sintomi sopra descritti quando si trova in ospedale. Lo stato di delirio è un problema rilevante non solo per la sua frequenza, ma anche perché determina un minor recupero funzionale dopo un evento acuto, una maggiore probabilità di sviluppare demenza nel medio-lungo termine e un incremento della mortalità all'interno dell’ospedale.

L’esperto Giuseppe Bellelli, professore associato di Geriatria e Medicina Interna all'Università Milano-Bicocca, e Alessandro Morandi, geriatra presso il Dipartimento di Riabilitazione Fondazione Camplani Ancelle della Carità di Cremona, parlano di uno stato confusionale acuto, caratterizzato da un'alterazione transitoria e fluttuante dello stato di coscienza. Il fenomeno dura meno di 6 mesi e dipende da una sofferenza metabolica cerebrale.

Raffaele Antonelli Incalzi, presidente SIGG, aggiunge altri elementi al quadro patologico: i sintomi possono andare dalle alterazioni della vigilanza, dell'attenzione, del comportamento e dell'orientamento, al peggioramento della memoria, della capacità di pensiero astratto e del ciclo sonno/veglia. Le cause sono varie. Il delirium può dipendere da carenze o squilibri nutrizionali, intossicazioni, alcuni farmaci o interventi chirurgici, traumi e malattie, quali tumori cerebrali, ictus o cardiopatie. Una criticità importante del delirium è il conseguente aumento dei tempi di degenza in ospedale, relativi costi sanitari e possibili complicazioni, come cadute e piaghe da decubito.

Fra gli anziani ospiti di RSA, l'incidenza di questa patologia arriva al 37% circa, eppure non sarebbe correttamente diagnosticata in 2 casi su 3. Ecco perché è importante conoscerla e individuarla precocemente attraverso adeguati strumenti di screening, come i diversi test già disponibili e molto semplici da somministrare.

Come evidenziato dal dottor Antonelli Incalzi, ancora più importante sarebbe prevenire la comparsa del delirium. Per farlo, occorre intervenire sul paziente, affinché riesca a orientarsi nel tempo e nello spazio. È necessario che sia mantenuto un buono stato d’idratazione, sia ridotto l’uso di farmaci psicoattivi e la mobilizzazione precoce. Inoltre, fornire protesi uditive adeguate, insieme a una buona igiene del sonno, sono strategie utili a diminuire le complicanze da delirium fino al 64%.

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